Risultati elezioni regionali 2020: finisce 3-3

Risultati elezioni regionali 2020: finisce 3-3

22 Settembre 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Dopo mesi di discussione sulla data e sui luoghi in cui sarebbe dovuta venire, la tornata elettorale è ora terminata.  Di seguito, si ricapitola cosa gli elettori abbiano deciso alle urne rispetto alle elezioni regionali con i singoli risultati.

Campania

Per la preferenza per il presidente di regione in Campania si sono espressi 2.573.886 elettori. Di questi, 1.788.531 hanno scelto Vincenzo De Luca, il governatore candidato del centrosinistra uscente che è stato protagonista di un incremento di apprezzamento ed esposizione mediatica durante il periodo di lockdown e immediatamente successivo. C’era nel’aria, fra quotidiani e comune sentire, la sensazione di una partita con un esito largamente prevedibile; è andata così. Il 69,49% di preferenze accumulate dalle liste che sostenevano De Luca schiaccia il 18,06% (464.725 voti) raccolto da Stefano Caldoro e le sue liste. Segue la pentastellata Valeria Ciarambino con il 9,93% (255.586), Giuliano Granata, di Potere al Popolo, con l’1,2% (30.938), Luca Saltalamacchia (Terra) con l’1,07% (27.470), Sergio Angrisano (Terzo Polo) con lo 0,16% (4.028) e Giuseppe Cirillo  (Partito Delle Buone Maniere) con lo 0,1% (2.608).

Puglia

La Puglia sembrava un match molto tirato, e anche questo presentimento si è rivelato esatto. Di fatti è stata l’ultima regione ad avere l’ufficialità dei risultati, che è quella che segue: il centrosinistra con Michele Emiliano e le sue liste raccattano il 46,9% dei voti. Seguono l’avversario Raffaele Fitto con il 38,9%, Antonella Laricchia  con l’11,6% e Ivan Scalfarotto con l’1,6%.

Liguria

Anche in Liguria riconfermato il governatore uscente: il centordestra vince con Giovanni Toti e le liste a suo sostegno, che raccolgono il 56,13% (383mila) delle preferenze, e anche qui la sensazione di riconferma si è rivelata fondata. A seguire Ferruccio Sansa col 38,9%, Aristide Fausto Massardo con il 2,42%, e gli altri candidati sotto l’1%.

Marche

Nelle Marche il centrodestra, con Francesco Acquaroli, si aggiudica cinque anni da presidente di regione con il 49,1%, seguito da Maurizio Mangialardi con il 37,3%, seguito da Gian Mario Mercorelli con l’8,6% e gli altri candidati.

Toscana

In Toscana, come in Puglia, la contesa è stata pesantemente in bilico. I risultati vedono però il centrosinistra vincitore col candidato Eugenio Giani col 48,6% dei voti (oltre 860mila), seguito da Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra, col 40,4% (715mila) dei voti, Irene Galletti del M5S con il 7%, Tommaso Fattori (Sinistra) col 2,9% e gli altri candidati.

Veneto

In Veneto le elezioni sono parse un po’ a tutti una formalità. Come per De Luca, l’esposizione mediatica di Luca Zaia nel periodo della pandemia è cresciuta a dismisura. Il centrodestra e il suo candidato (stra)vincono a mani basse con il 76,8%. Antonio Lorenzoni segue con un 15,7% lontano anni luce dalla cifra bulgara del governatore uscente. Il pentastellato Enrico Cappelletti non supera il 3%.

 

Volendo porre questa tornata come un incontro fra schieramenti, la sfida fra centrodestra e centrosinistra finisce 3-3. Ogni vittoria (e sconfitta), ovviamente segue però anche e soprattutto delle precise logiche territoriali.

L’affluenza definitiva alla chiusura dei seggi, come comunicato dal Viminale, è stata del 57,21% (calcolata, però, solo su quattro regioni, perché Toscana, Marche e Valle D’Aosta hanno effettuato il conteggio autonomamente).