I numeri dettagiati dei voti per le elezioni in Campania
22 Settembre 2020Ci si aspettava una larga vittoria di Vincenzo De Luca in Campania e le attese sono state ampiamente rispettate. Il governatore uscente stravince la tornata elettorale ottenendo – quando mancano all’appello 2 sezioni su 5.827 (ad Arienzo e a San Prisco, in provincia di Caserta) – il 69,49% dei voti, conquistando tutte le province con un consenso che in alcuni casi supera il 70% delle preferenze. L’ampia coalizione di centrosinistra raggiunge il 68,59% dei voti nella provincia di Napoli, il 73,16 a Salerno, il 66,09 a Caserta, il 64,64 a Benevento e addirittura il 75,3% ad Avellino.
Male il centrodestra guidato da Stefano Caldoro, principale sfidante del governatore uscente, solo al 18,06% e che in nessuna delle 5 province campane riesce ad arrivare alla soglia psicologica del 25% dei voti. La coalizione a sostegno di Caldoro registra il suo risultato migliore nel beneventano col 24,01% delle preferenze, seguito da Caserta, storica roccaforte del centrodestra, dove pero’ i voti non vanno oltre il 22,45%; a Salerno conquista il 18,71%, a Napoli il 16,2 e, infine, ad Avellino il 15,76.
E non ha pagato nemmeno il largo sostegno degli ultimi giorni dei vertici del Movimento 5 Stelle a favore di Valeria Ciarambino, candidata pentastellata alla presidenza della Regione. Come nel 2015, il Movimento si conferma il terzo partito in Campania, con il 9,94% degli elettori che hanno optato per la proposta grillina. I 5 stelle superano la doppia cifra percentuale soltanto a Napoli con il 12,2%, seguono poi Caserta al 9,58, Benevento col 9,23, Avellino al 6,63% e infine Salerno al 6,13. Registrano risultati oltre l’1%, le liste Potere al Popolo, del candidato Giuliano Granato (1,20%), e Terra con Luca Saltalamacchia presidente all’1,06%.