Turismo, Gagliano (Federalberghi): “Certezze per la riapertura”

Turismo, Gagliano (Federalberghi): “Certezze per la riapertura”

3 Maggio 2020 0 Di Arianna Bruno

10mila prenotazioni annullate per la sola settimana di Pasqua per un totale di 23.500 notti e oltre il 98% degli alberghi chiusi: sono i dati raccolti dall’osservatorio provinciale di Federalberghi relativi all’emergenza Coronavirus. Numeri che mostrano una situazione a dir poco allarmante per le attività ricettive della provincia di Salerno, costrette a chiudere a causa dell’emergenza. A lanciare l’allarme è Giuseppe Gagliano, presidente provinciale di Federalberghi, che ha sottolineato la necessità di avere risposte chiare dal Governo che permettano al più presto una riapertura delle attività in totale sicurezza.

Allo stato attuale, che quadro possiamo delineare in vista dell’avvio della Fase 2? 

Oggi mancano i presupposti per una riapertura: gli albergatori non hanno gli elementi necessari per comprendere a quali rischi vanno incontro. Per la riapertura attendiamo linee guida chiare dal Governo, ma non siamo rimasti fermi ed abbiamo avviato un protocollo sanitario da adottare come punto di partenza per quelle che saranno le direttive definitive. Le regole devono essere chiare, ma soprattutto uniformi in tutta Italia: garantendo questo aspetto, le persone saranno libere di andare dove vogliono e dei territori non verranno favoriti a discapito di altri.

Il turismo, probabilmente, è il settore che maggiormente sta subendo i contraccolpi di questa crisi inaspettata. 

Soltanto il 10% degli alberghi associati a Federalberghi non intende accedere agli ammortizzatori sociali, il restante 90% ha già fatto ricorso a cassa integrazione o fondo di integrazione salariale o intende farlo a breve. Oggi abbiamo difficoltà ad intraprendere scelte che siano definitive, poiché aprire rappresenta un vero e proprio salto nel buio. L’unica certezza è l’assenza di turismo straniero che, inevitabilmente, peserà su alcuni luoghi turistici. Le imprese si trovano a dover pagare tasse, utenze e fitti senza avere notizie di misure economiche. Finché non avremo certezze le condizioni saranno difficili non solo per i titolari di attività ricettive, ma anche per i dipendenti.

L’estate 2020 sarà quella del “distanziamento sociale”, ma ad oggi non sono state ancora fornite indicazioni precise anche per adeguare le vostre strutture. 

Anche per questo aspetto attendiamo le linee guida del Governo. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i rappresentanti del settore balneare per approntare delle proposte operative. Chi riuscirà ad aprire, sicuramente, attuerà misure per garantire il distanziamento sociale senza, tuttavia, grandi interventi strutturali.

 

di Arianna Bruno