“Congiunti” e “affetti stabili”: cosa sappiamo della Fase 2

“Congiunti” e “affetti stabili”: cosa sappiamo della Fase 2

3 Maggio 2020 0 Di Arianna Bruno

È un gioco sul filo delle parole quello legato alla “fase due”.

Le domande su cosa è possibile e su cosa non è possibile fare a partire dal 4 maggio hanno indotto il governo a pubblicare una serie di risposte finalizzate a chiarire maggiormente il quadro.

Il tema più controverso, manco a dirlo, è quello legato agli spostamenti ed alla possibilità di fare visita ai «congiunti», termine che ha creato un acceso dibattito nei giorni scorsi.

Le risposte inserite sul sito del Governo, ad onor del vero, non fugano totalmente i dubbi relativi all’interpretazione della parola e delle sue implicazioni nella vita quotidiana.

CHI SONO I CONGIUNTI CON CUI È CONSENTITO INCONTRARSI?

«L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” – si legge – può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile».

«Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo (dunque i fidanzati? ndr), nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)».

LE VISITE? CONSENTITE MA NEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI

Anche sulla modalità delle visite il Governo ha deciso di fornire un chiarimento: «Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. È
comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie».

TUTTE LE RISPOSTE ALLE DOMANDE FREQUENTI SULLA “FASE DUE”