Bonus 600 euro: al Sud un milione i sussidi erogati

Bonus 600 euro: al Sud un milione i sussidi erogati

28 Aprile 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

3,4 milioni già erogati di “bonus 600 euro”. È quanto certificato dall’Inps in un rapporto sulla distribuzione del bonus sul territorio nazionale.

La maggior parte della prestazione è stata erogata ai lavoratori autonomi, seguiti dai lavoratori a tempo determinato in agricoltura. «Pochi sussidi – attesta l’Inps – sono andati invece ai lavoratori dello spettacolo».

Lo studio inaugura la collaborazione fra Inps e Banca d’Italia finalizzata a monitorare quotidianamente i pagamenti posti a carico dell’Inps in seguito all’emanazione del decreto “Cura Italia”.

AUTONOMI IN NETTA PREVALENZA

La gran parte delle erogazioni è avvenuta nei giorni dal 14 al 23 aprile e la maggioranza dei pagamenti ha riguardato i lavoratori autonomi (69,5%) e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (15,4%), mentre una quota marginale ha interessato i lavoratori dello spettacolo (0,7%), la cui platea è significativamente inferiore alle altre.
Quasi due terzi dei beneficiari sono uomini. Le donne sono la metà delle partite IVA/co.co.co e dei lavoratori stagionali del turismo. I nati all’estero sono il 12,1% dei beneficiari complessivi e sono relativamente più concentrati tra gli stagionali del turismo e i dipendenti agricoli, dove ammontano rispettivamente al 22,3% e al 29,3% dei percettori. L’età media dei beneficiari è 46 anni (45,6 per le donne, 46,3 per gli uomini), con la coorte più numerosa rappresentata dal gruppo 45-54 anni (pari al 32,8%). Si rileva anche una presenza minoritaria di giovani con meno di 25 anni e di anziani ultrasessantacinquenni (rispettivamente 3,0% e 2,2%). I giovani sono relativamente più presenti tra gli addetti al turismo, i più anziani tra gli autonomi. La composizione per genere risulta simile tra i nati in Italia e i nati all’estero.

LA RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

Le regioni maggiormente interessate dal flusso dei pagamenti sono state la Lombardia, la Puglia e la Sicilia, che hanno ricevuto quasi un terzo dei sussidi, seguite dall’Emilia Romagna, dal Veneto e dalla Campania. Le donne sono particolarmente rappresentate tra i beneficiari in Calabria e relativamente meno presenti in Sicilia. Per contro, i nati all’estero sono concentrati nelle regioni di confine (Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia) e in Emilia Romagna.
La dispersione dei tassi di adesione al sussidio a livello provinciale non pare segnalare difficoltà di accesso alla procedura informatica di richiesta del bonus in quei territori con connessioni internet più difficoltose, tipicamente quelle montane del Nord e dell’Appennino.

IL QUADRO DELLA SITUAZIONE AL SUD

Complessivamente i sussidi erogati nelle Regioni del Sud (Abruzzo e Sardegna esclusi) sono 1.005,742 per un totale di 603 milioni di euro. La cifra rappresenta il 31,69% del totale nazionale.

Dall’analisi effettuata dall’Inps emerge che le categorie che nno fatto richiesta per ottenere il bonus al sud sono legate a due settori in particolare: turismo ed agricoltura.
Gli operai agricoli a tempo determinato registrano numeri alti specialmente in Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia.
Sul fronte dei lavoratori stagionali nel settore turistico, invece, è tutto il Sud a presentare tassi di adesione al sussidio elevati (dal 55% all’85%) rispetto alla popolazione potenzialmente eleggibile.
Le stime distinte per genere, inoltre, rivelano un più alto tasso di adesione delle donne nel Mezzogiorno,
mentre la distribuzione del take-up (tasso di adesione al sussidio) tra gli uomini è più uniforme tra le diverse regioni.
Per quel che concerne la suddivisione su base provinciale i più alti tassi di adesione al Sud (79,5-88%) sono stati riscontrati nella Province di Salerno, Lecce, Catanzaro, Messina, Catania ed Enna.
Piuttosto uniformi, invece, le percentuali di distribuzione del bonus nelle province del Sud rapportate alla popolazione in età lavorativa.

La percentuale più alte ai registra nella Provincia di Ragusa, dove circa il 14% della popolazione in età lavorativa ha ricevuto il sussidio.

A seguire le Province di Foggia, Barletta Andria Trani, Brindisi, Lecce, Matera, Cosenza, Vibo Valentia, Reggio Calabria ed Agrigento, dove il 9-12% della popolazione in età lavorativa ha ricevuto il bonus. Tutte sotto il 10%, invece, le Province campane.

di Redazione