L’impatto dei cambiamenti climatici nel Sud Italia: una riflessione in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio

L’impatto dei cambiamenti climatici nel Sud Italia: una riflessione in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio

14 Marzo 2025 0 Di Alessandro Mazzaro

Il 14 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita nel 2016 dal Ministero della Cultura per promuovere la tutela e la valorizzazione del paesaggio italiano. Questa ricorrenza rappresenta un’occasione per riflettere sull’impatto dei cambiamenti climatici, fenomeno che sta alterando profondamente il territorio, in particolare nel Sud Italia. L’incremento delle temperature, la diminuzione delle precipitazioni e l’aumento della frequenza di eventi estremi stanno avendo conseguenze significative sull’ambiente e sulle economie locali.

Gli impatti dei cambiamenti climatici nel Sud Italia

  • Aumento delle temperature: Il Mediterraneo è considerato una delle aree più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Il Sud Italia ha registrato un incremento delle temperature più rapido della media globale, con picchi che superano i 45°C nei mesi estivi. Questo ha effetti devastanti sull’agricoltura, sulla salute pubblica e sulle risorse idriche.
  • Siccità e riduzione delle risorse idriche: Il calo delle precipitazioni e l’aumento dell’evaporazione stanno portando a una grave riduzione delle riserve idriche. In Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, la siccità sta mettendo a dura prova l’agricoltura e la disponibilità di acqua per uso civile e industriale. Le falde acquifere sono sempre più sotto stress, con il rischio di desertificazione in alcune aree.
  • Erosione costiera e rischio idrogeologico: L’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi delle tempeste stanno erodendo le coste, con particolare impatto sulla Campania, la Calabria e la Sicilia. Frane e smottamenti sono sempre più frequenti, mettendo in pericolo le infrastrutture e le abitazioni in molte aree collinari e montuose.
  • Impatto sull’agricoltura e sulla biodiversità: Le colture tradizionali del Sud, come ulivi, agrumi e cereali, stanno soffrendo per la riduzione delle piogge e l’aumento delle temperature. L’ecosistema naturale sta subendo alterazioni, con la perdita di biodiversità e l’aumento del rischio di incendi boschivi.

La Campania di fronte ai cambiamenti climatici

La Campania è una delle regioni più esposte ai rischi climatici. Secondo dati recenti, la regione ha registrato un aumento medio annuo della temperatura di circa 1,5°C negli ultimi 50 anni, con un incremento degli eventi estremi. I settori più colpiti sono:

  • Gestione delle risorse idriche: La riduzione delle precipitazioni ha portato a una drastica diminuzione delle riserve d’acqua nei bacini artificiali. Il fiume Sele e il fiume Volturno hanno registrato riduzioni significative della portata d’acqua negli ultimi anni, influenzando l’irrigazione agricola e l’approvvigionamento urbano.
  • Erosione costiera: Il litorale campano, dalla costa domizia alla costiera amalfitana, è soggetto a una progressiva erosione, con perdita di metri di spiaggia ogni anno. Questo ha ripercussioni sul turismo e sulle economie locali.
  • Aumento del rischio idrogeologico: Le frane e gli smottamenti sono in costante aumento, con zone particolarmente vulnerabili nei territori dell’Irpinia, del Cilento e dei Monti Lattari. L’abbandono delle aree interne e la mancata manutenzione del territorio aggravano il problema.
  • Declino delle produzioni agricole: La produzione di vino, olio e pomodoro in Campania sta subendo contrazioni a causa della siccità e delle alte temperature. Nel 2024, la produzione olivicola ha registrato un calo del 30% rispetto alla media degli ultimi dieci anni.

Strategie di adattamento e mitigazione

Per far fronte a queste sfide, la Regione Campania ha avviato diversi programmi per migliorare la resilienza del territorio. Tra le iniziative più importanti:

  • Potenziamento delle infrastrutture idriche: Investimenti nella modernizzazione degli acquedotti per ridurre le perdite d’acqua e migliorare la capacità di stoccaggio. Sono stati avviati progetti per la raccolta delle acque piovane e la desalinizzazione.
  • Sostegno all’agricoltura sostenibile: Promozione di colture più resistenti alla siccità, incentivi per l’irrigazione a goccia e l’adozione di pratiche agricole rigenerative per ridurre l’erosione del suolo.
  • Protezione delle coste e delle aree a rischio: Interventi di ripascimento delle spiagge e consolidamento delle falesie per contrastare l’erosione. Maggiore controllo del consumo di suolo nelle aree a rischio idrogeologico.
  • Rinverdimento urbano e mitigazione climatica: Programmi per aumentare le aree verdi nelle città, migliorare l’efficienza energetica degli edifici e ridurre l’effetto isola di calore.

La Giornata Nazionale del Paesaggio è un’occasione per riflettere sulla necessità di proteggere il territorio italiano dalle sfide poste dai cambiamenti climatici. Il Sud Italia, e in particolare la Campania, è una delle aree più vulnerabili e necessita di politiche mirate per garantire la sostenibilità ambientale ed economica. La collaborazione tra istituzioni, comunità locali e settore privato sarà cruciale per affrontare questi problemi e costruire un futuro più resiliente per il territorio.