Provincia di Salerno: una scuola su tredici è antisismica
6 Gennaio 2022Una scuola su 13 in Provincia di Salerno progettata o adeguata alla normativa antisismica. A dirlo è il report realizzato da Openpolis in collaborazione con l’impresa sociale «con i Bambini» dedicato alla condizione dell’edilizia scolastica sul territorio nazionale e basati sui rilievi effettuati dal Miur. Lo studio, nello specifico, prende in esame tre indicatori: gli edifici classificati come vetusti (costruiti, cioè più di 50 anni fa), gli edifici progettati o adeguati alle norme antisismiche e gli edifici collocati in aree soggette a vincolo idrogeologico. Nell’area salernitana i numeri fotografano in pieno una situazione che si pone in continuità con il quadro regionale per quel che concerne l’adeguamento antisismico con 69 edifici su 907 messi a nuovo in ossequio alle leggi in materia pari al 7,6% del totale (la media regionale è dell’11%, ben lontana dal 30,8% del Molise e dal 27,2% della Basilicata). Va meglio per quel che riguarda l’età media degli edifici: in Provincia di Salerno, sono infatti 40 gli istituti scolastici realizzati più di cinquant’anni fa, pari al 4,4% del totale (la media regionale è del 5,9%). In linea il dato relativo agli edifici collocati nelle aree soggette a vincolo idrogeologico: 21 in tutto, pari al 2,3% (la media regionale è del 2,6%). Poco edificanti i numeri dei soli Comuni situati nella zona sismica 1, quindi ad alto rischio. Fra i 61 edifici scolastici delle aree ad alto rischio solo tre sono stati adeguati e 5, invece, risultano costruiti più di cinquant’anni fa.
I DATI DEI COMUNI
Sul fronte dei dati relativi ai singoli Comuni emergono una serie di spunti interessanti. Al primo posto fra i centri della Provincia con il maggior numero di edifici scolastici over 50 vi è Eboli con ben 5 istituti. A seguire Vietri Sul Mare con 4, Atena Lucana, Auletta, Monte San Giacomo, Sala Consilina e Salerno con 2. Il Comune con il maggior numero di scuole collocate in aree soggette a vincolo idrogeologico, invece, è Scafati (3), seguito a ruota da Vietri Sul Mare (2) e da altri 16 Comuni a quota 1. Scafati al primo posto in Provincia anche per quel che concerne gli edifici scolastici adeguati alla normativa antisismica: 7. A seguire cinque Comuni a quota 4: Cava de’ Tirreni, Angri, Mercato San Severino, Olevano Sul Tusciano e San Giovanni a Piro. A quota 3 Montecorvino Rovella e San Cipriano Picentino. Sei i Comuni con due scuole adeguate sul territorio: Giffoni Valle Piana, Oliveto Citra, Sapri, Fisciano, Siano e Teggiano.
LA SFIDA DEL PNNR
L’ultimo treno per riportare le percentuali di cui sopra il più possibile vicino alla media nazionale è rappresentato, manco a dirlo, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, all’interno del quale sono previsti corposi interventi sul fronte del potenziamento e della riqualificazione del patrimonio scolastico. Per la riqualificazione dell’edilizia scolastica saranno stanziati 3,9 miliardi complessivi tra 2021 e 2026, con un’attenzione particolare nei confronti delle aree svantaggiate del Paese. Ma non è tutto: altri 800 milioni verranno stanziati per la sostituzione di edifici e la riqualificazione degli istituti. L’obiettivo è duplice: migliorare la qualità del servizio sul territorio e ridurre i divari nord/sud. «I progetti relativi ad asili e scuole per l’infanzia, lotta all’abbandono scolastico, edilizia scolastica e contrasto alla povertà educativa hanno un forte impatto al Sud – si legge nel Pnrr – favorendo un percorso che, in complementarità con la spesa pubblica ordinaria, dovrà portare al rispetto costituzionale dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire a tutti i cittadini dovunque risiedano».
di Alessandro Mazzaro