La Fondazione Picentia dona un defibrillatore all’Asd Popilia
5 Luglio 2021 0 Di Arianna BrunoSi è tenuta questa mattina la donazione da parte della Fondazione Picentia di un defibrillatore all’Asd Popilia, associazione che opera sul territorio di Salerno nell’ambito della promozione di attività sportive per atleti con disabilità. La donazione del dispositivo salvavita è finalizzata a tutelare la salute degli atleti e prevenire i rischi legati ad eventuali criticità cardiache: il dispositivo sarà infatti installato presso i locali dell’associazione, permettendo agli atleti e ai soci di svolgere le proprie attività in piena sicurezza e massima tutela della salute.
Nel corso dell’evento di donazione sono intervenuti il presidente della Fondazione Picentia, Giuseppe Bisogno, il vicepresidente della Fondazione Picentia, Mariella Dell’Angelo, e il presidente dell’Asd Popilia, Silvana Barba.
«La Fondazione Picentia ha fortemente voluto effettuare tale donazione che va nella direzione di quanto già fatto in passato con progetti come “Capitani Coraggiosi”, che ripartirà a settembre» ha dichiarato il presidente Giuseppe Bisogno, che ha aggiunto: «I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di tali dispositivi per svolgere sport in salute e sicurezza ed è importante che anche le istituzioni comincino a fare la loro parte rendendo obbligatoria la presenza dei defibrillatori nella strutture sportive e mettendo in campo azioni a sostegno delle piccole associazioni».
«Rendere obbligatoria la presenza dei defibrillatori nelle strutture pubbliche deve rappresentare una priorità per le istituzioni – ha aggiunto il vicepresidente della Fondazione Picentia, Mariella Dell’Angelo – solo in questo modo si potrà garantire la massima tutela della salute per chi ne usufruisce».
“Ringrazio la Fondazione Picentia per la donazione – ha dichiarato Silvana Barba, presidente dell’Asd Popilia – per un’associazione come la nostra è fondamentale avere a disposizione un dispositivo salvavita come questo che ci permetta di tutelare la salute dei nostri atleti».