Turismo: “Prenotazioni in crescita del 10% ma fatica a trovare stagionali”
31 Maggio 2021In Italia sono previsti “nove milioni di turisti per il ponte del 2 giugno“, e al momento “si registra un +10% di italiani che hanno già prenotato le vacanze rispetto allo stesso momento dell’anno scorso”. Lo afferma il ministro al Turismo Massimo Garavaglia, oggi a Venezia per incontrare il presidente Luca Zaia e gli operatori veneti del settore, spiegando che “ora abbiamo bisogno di recuperare sul turismo straniero”. Informazioni chiare sul green pass, decontribuzione anche per i lavoratori stagionali, idee per recuperare il turismo dall’estero. Questi i punti emersi oggi a palazzo Balbi, Venezia, dall’incontro. “Il Veneto è il turismo, c’è tutto. E in questo momento particolare di ripartenza dobbiamo essere veloci”, afferma Garavaglia. “Un tema è che si fa fatica a trovare i lavoratori, bisogna intervenire. Qualcosa è stato fatto con la decontribuzione, che ora si chiede di estendere anche agli stagionali. È una proposta che arriva dal tavolo e che inseriremo come emendamento nel decreto Sostegni”, continua il ministro.
Per quanto riguarda il green pass, “quello europeo è alle porte, lo dobbiamo comunicare in giro per il mondo”. Il green pass, ricorda Garavaglia, “lo ha definito il Consiglio europeo e siamo tutti d’accordo, per cui le regole sono note: sei vaccinato sì o no, hai avuto il Covid e gli anticorpi sì o no, oppure un tampone negativo. Con una di queste condizioni si può circolare tranquillamente. Un pass telematico sarebbe l’ideale, ma nel frattempo un bel pezzo di carta può bastare”, ribadisce il ministro.
“Come dice Zaia, laddove c’è la possibilità di farlo, perché no. Personalmente non ho nessun problema, ovviamente con un po’ di buonsenso, se uno va via due giorni può organizzarsi diversamente”. Lo afferma il ministro al Turismo Massimo Garavaglia, commentando l’idea di somministrare la seconda dose di vaccino contro il Covid anche ai turisti che si dovessero trovare in Veneto al momento di riceverla. Ad ogni modo, la questione “dipende dalla Regione, il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità”, evidenzia Garavaglia.