Buona vita Franco

Buona vita Franco

21 Maggio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

“E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza”.

In ogni cosa che Franco Battiato ha scritto ha sempre offerto la possibilità a chiunque di cogliere il senso che maggiormente voleva vedere rappresentato nelle sue parole, senza mai imporsi. Attraverso puzzle di immagini apparentemente scollegate tra loro ha raccontato ogni sfumatura più profonda dell’animo umano, intrecciando la bellezza delle idee alla grettezza delle azioni, mettendo in luce anche gli angoli più intimi e bui del suo sentire.

Fermo nella sua imponente razionalità ha dimostrato di essere il più grande sognatore dei nostri tempi, raccontando che talvolta l’ineffabilità dei pensieri delle nostre menti si avvicina più di quanto crediamo ad una perfezione divina che ci è superiore e sconosciuta. Con le sue musiche meticce ha raccontato della soave tenacia e dell’equilibrio del pensiero orientale, degli ossessivi e rituali ritmi tribali, della disordinata malinconia balcanica e della perfezione del tempo cadenzato di un valzer.

Ha messo in parole la continua sfida tra l’essere e il voler essere  che tiene in equilibrio l’uomo, ha raccontato di quella stagione ondosa che ci solleva in alto e ci scaglia violentemente a terra senza che ce ne rendiamo conto, ha cantato lo smarrimento che si prova nell’affannosa e costante ricerca di un punto fermo su cui fondare le proprie sicurezze, ha espresso con sincerità il divario che separa quello che talvolta l’uomo si riduce ad essere da quello che invece potrebbe aspirare a diventare se solo rivolgesse il suo sguardo verso il meglio.

Ci ha raccontato tutto quello che ha vissuto, vivendo tutto quello che ci ha raccontato.

La morte per lui, la si immagina solo come l’inizio di una nuova vita.

Non servono tranquillanti o terapie ci vuole un’altra vita. Non servono più eccitanti o ideologie ci vuole un’altra vita”.

Di Maria Carmela Mandolfino