Competenze scolastiche: divari con media Ocse allargati negli ultimi anni

Competenze scolastiche: divari con media Ocse allargati negli ultimi anni

5 Febbraio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

In una società sempre più complessa è fondamentale che i studenti ricevano competenze sempre più adatte durante il loro percorso di studi. Dalla capacità di leggere con spirito critico un testo, agli apprendimenti nelle scienze e in matematica. Dalla padronanza nelle lingue straniere a quella nell’utilizzo delle nuove tecnologie. È fondamentale che il sistema educativo sia in grado di garantire a tutti – a prescindere dall’origine – questo tipo di strumenti cognitivi. Molti dei problemi che minano il futuro dei più giovani hanno la loro radice in una mancanza di questi strumenti. Non a caso, molto spesso i fenomeni legati alla dispersione scolastica (abbandoni, bocciature, assenze, ritardi, sfiducia verso la possibilità di riuscire nel percorso di studi) sono correlati ai livelli di apprendimento.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Eurostat e Ocse-Pisa
(ultimo aggiornamento: giovedì 23 Aprile 2020)

In ambito internazionale, il livello delle competenze degli adolescenti viene monitorato periodicamente con le ricerche di Ocse-Pisa. Nella capacità di comprendere un testo scritto, gli adolescenti italiani si trovano indietro rispetto ai maggiori paesi dell’Unione europea e alla media Ocse.

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Pur in una tendenza generale alla flessione, il divario con la media Ocse si è allargato nell’ultima rilevazione disponibile (2018). Ciò porta a riflettere sugli strumenti in possesso degli adolescenti italiani, rispetto ai loro coetanei di altri paesi. E quindi anche sulle loro opportunità in futuro.

Anche perché, a fronte delle medie nazionali, all’interno di ciascun paese è necessario monitorare anche i divari interni nell’acquisizione delle competenze. In questo modo si può valutare quanto un sistema educativo sia equo.

Purtroppo sembra ancora lontano l’obiettivo di offrire a tutti, indipendentemente dall’origine sociale, la capacità di comprendere un testo, conoscere una lingua, di avere gli strumenti per coltivare i propri interessi.

Tra gli alunni di terza media, all’ultimo anno prima della scelta dell’indirizzo da prendere, i divari sociali sono molto ampi. Chi ha alle spalle una famiglia con status socio-economico-culturale alto, nel 54% dei casi raggiunge risultati buoni o ottimi nelle prove di italiano. Per i loro coetanei più svantaggiati, nel 54% dei casi il risultato è insufficiente.

fonte: openpolis – Con I Bambini Impresa Sociale