TikTok e le nuove sfide educative: le challenge

TikTok e le nuove sfide educative: le challenge

2 Febbraio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Sempre più spesso la cronaca è costretta a fronteggiare il fenomeno delle challenge, ma di cosa si tratta? Le challenge sono sfide che vengono lanciate su delle piattaforme digitali e che possono riguardare i più svariati temi. L’App del momento è sicuramente TikTok che conta 2 miliardi di utenti a livello globale e spopola soprattutto tra i giovani. Questa consente di caricare video della durata di massimo 60 secondi e aggiungere canzoni, suoni o voci da doppiare. Attraverso l’applicazione è possibile consultare le challenge tramite la sezione scopri della home,quindi cliccare sull’hashtag che riporta il titolo della challenge e seguire le indicazioni.

Queste sfide, però, non sempre sono innocue limitandosi a balletti e divertenti prove di abilità, ma a volte si trasformano in giochi pericolosi capaci di mettere a rischio la vita dei partecipanti (assunzioni di medicinali, prove di soffocamento, selfie estremi ecc.).

Perché i giovani accettano sfide pericolose?

Tra i maggiori fruitori di queste applicazioni ci sono gli adolescenti che si rendono protagonisti di azioni rischiose e le esibiscono sui social per sfidarsi. Ladolescenza è una fase di transizione verso l’età adulta caratterizzato da una serie di trasformazioni biologiche, fisiche, psicologiche, socio-familiari, amicali e dalla ricerca della propria identità. A questa età si intensificano le relazioni tra pari e si possono generare problemi comunicativi con gli adulti di riferimento.

Gli adolescenti hanno una forte esigenza di unicità e visibilità nonché la voglia di anticipare l’età adulta e questo li porta a mettere in atto comportamenti inadeguati. A livello fisiologico si intensifica l’attività dei circuiti cerebrali che utilizzano la dopamina che provoca una sensazione di euforia e quindi la spinta a cercare gratificazioni per sentirsi meglio. E così i giovani possono iniziare a fumare e a bere alcool e per affermare sé stessi e sperimentarsi possono mettere in atto azioni pericolose e trasgressive. Attraverso alcune challenge riprendono sé stessi intenti a rinforzare il loro ruolo nel gruppo dei pari mostrandosi coraggiosi e senza paura mettendo in secondo piano le possibili conseguenze nefaste.

Quali consigli per contrastare i comportamenti a rischio?

Nel contrastare i comportamenti a rischio, con particolare riferimento quelli legati all’utilizzo delle nuove tecnologie, un ruolo determinante è svolto dai genitori. Vietare l’utilizzo dell’applicazione potrebbe essere controproducente, mentre appare più funzionale aiutare i giovani ad usare i social consapevolmente. E’ importante parlare con loro di queste “sfide” pericolose in modo da non fargli subire il loro fascino. Altrettanto importante è monitorare l’utilizzo dei social mostrandosi interessanti a ciò che interessa loro per entrare nel loro mondo e prevenire qualche iniziativa poco sicura. Su alcune piattaforme è possibile attivare un parental control, è possibile informarsi su come attivarlo digitando sul motore di ricerca googleparentalcontrol + il nome della piattaforma da voler gestire per limitare la visualizzazione di contenuti vietati ai minori”. Nel caso i genitori non riescano ad essere presenti o a controllare i contenuti sui dispositivi dei figli sarebbe opportuno affidarsi a qualcuno più competente in quanto proteggere i più piccoli dai pericoli del web deve essere una priorità per tutti.

Di Maria Marino e Patrizia Moretta