
Coronavirus e psicologia: il Natale ai tempi del Covid-19
14 Dicembre 2020La pandemia sta mettendo alla prova tutti, basti pensare che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il 60% delle persone soffre di stanchezza associata alla pandemia e alla situazione anomala. Le misure previste dal Dpcm di Natale, in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio 2021, parlano chiaro: non si può uscire dalle 22.00 alle 5.00 del mattino se non per esigenze comprovate e si “raccomanda fortemente” di riunirsi solo tra persone conviventi. Le giornate più brevi e buie di novembre e dicembre inaugurano un aumento dei livelli di stress, specialmente per tutte le persone che vivono dinamiche familiari complicate e ristrettezze economiche, afferma la psicologa Michi Fu, professoressa presso l’Alliant International University della California. Sfortunatamente, la crisi sanitaria ed economica attualmente in atto contribuirà senza dubbio a esacerbare questo tipo di problematiche. Secondo una relazione stilata dall’American Psychological Association, il 67% degli americani afferma che lo stress è aumentato nel corso della pandemia. Quasi un adulto su cinque afferma, inoltre, che il suo livello di stress è più alto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con la fascia genitoriale, in particolare, che indica la situazione scolastica dei figli come causa preponderante dell’elevato livello di nervosismo.
Gli esperti sono preoccupati dal fatto che la combinazione del consueto stress da festività unito all’ansia relativa alla pandemia siano la premessa perfetta per vacanze davvero malsane, tanto per gli adulti quanto per i bambini. Ma riconoscendo il fatto che questa stagione ha in serbo delle sfide di per sé uniche e concentrandosi solo su ciò che si può controllare, Fu afferma che le famiglie possono comunque evitare che la situazione precipiti. In generale la nuova realtà può essere percepita come traumatica, soprattutto da chi vive in prima persona l’emergenza o la malattia, e causare ansia, stress, incubi, insonnia e sintomi depressivi. Soprattutto in questo periodo, con l’approssimarsi delle festività natalizie, non dobbiamo dimenticarci delle categorie che potrebbero vivere il Natale con maggiore difficoltà, come i bambini, per cui è da sempre una festa e una vacanza per stare insieme, gli anziani e le persone sole o in isolamento a causa del coronavirus. I bambini hanno tantissime ragioni per sentirsi stressati in relazione al periodo natalizio quest’anno. Potrebbero sentire la mancanza dei grandi raduni di famiglia o delle tipiche attività festive. Potrebbero sentirsi tristi per il fatto di non vedere gli amici, e in ansia rispetto alla situazione di didattica a distanza apparentemente senza fine. Oppure potrebbero stressarsi per via delle preoccupazioni degli adulti, come problemi finanziari o di salute. I conflitti di famiglia a cavallo delle festività non sono niente di nuovo ma i fattori di stress aggiuntivi di quest’anno apporteranno qualche differenza. I genitori spesso pensano di dover avere sempre la risposta giusta, ma invece è necessario concentrarsi sull’ascolto. Non si tratta di risolvere il problema. Si tratta di ascoltare i figli. I parenti potrebbero avere opinioni differenti su come trascorrere in sicurezza le festività casalinghe. Potrebbero nascere oppure mancare i sensi di colpa durante viaggi e spostamenti. Per disinnescare la tensione, non pensate alle vostre famiglie come a fazioni opposte ma bisogna eliminare la componente e personale e dire che è il Covid-19 che sta rendendo tutto difficile. Bisogna proporre delle soluzioni alternative, che siano creative e possano far sì che anche la novità sia vissuta con divertimento. Sono tanti i giochi che si possono fare con familiari e amici, anche a distanza: dal darsi appuntamento online sulle piattaforme video per addobbare l’albero insieme ai compagni di classe, tutti insieme anche se a distanza, alla preparazione di ricette culinarie mai sperimentate. Fino a incontri all’aperto con un amichetto per volta, magari estraendo a sorte il fortunato per aggiungere quel pizzico di fantasia in più. La ricerca di alternative fantasiose non deve guidare soltanto la quotidianità dei più piccoli ma vale anche per gli adulti. Una categoria spesso considerata più fragile, non solo dal punto di vista fisico, e più a rischio di conseguenze psicologiche è quella delle persone anziane.
Ma anche in questo caso, come per i bambini, bisogna ricredersi, secondo uno studio dell’Istituto per la tecnologia in psichiatria del McLean Hospital, nel Massachusetts. La ricerca è pubblicata sul Journal of the American Medical Association (Jama). Il gruppo di scienziati è rimasto colpito dalla presenza di numerosi studi e indagini su campioni ridotti per dimensioni che mostravano come gli anziani avessero reagito meglio di tutte le altre fasce d’età. Questo ovviamente non vale per tutti e non si riferisce a situazioni particolari come malattie importanti preesistenti, inoltre non sappiamo quali potranno essere gli effetti a più lungo termine. In questo caso è essenziale essere connessi agli altri, per telefono e anche possibilmente via web, attraverso le video-chat: la tecnologia può essere di grande aiuto. Poi, sviluppare la compassione per sé e per gli altri, coltivare la gratitudine soffermandosi regolarmente ogni giorno a pensare a quello che di buono si possiede. L’attività fisica, anche ridotta e svolta in casa, può essere un buon aiuto anche contro il malumore.
Un elemento fondamentale, per la salute sia psicologica sia fisica, è la diffusione sempre più capillare di strumenti di telemedicina, che possono aiutare i pazienti in isolamento o comunque a casa a sentire che c’è qualcuno che si prende cura di loro in maniera costante. Se si ha una patologia è importante, infatti, sapere di essere seguiti e monitorati in maniera continua, e questo può abbassare anche l’ansia e lo stress. E non vale soltanto per gli anziani. Per concentrarsi sugli aspetti positivi, si suggerisce che può essere utile iniziare una pratica di ringraziamento quotidiano per la famiglia, per esempio, dire di cosa siete grati a ogni cena, e non durante un unico pasto di dicembre. Anche le diete sane, le buone abitudini di sonno, e l’esercizio regolare aiuteranno tutta la famiglia a ridurre lo stress.
Di Emanuela Di Rauso