La sfida di Amazon. Che città ci aspetta?
1 Dicembre 2020I cambiamenti spaventano sempre l’uomo è, ormai, una costante nella storia e oggi potremmo vivere una nuova rivoluzione, ovvero quella della creazione di un commercio prettamente digitale e telematico.
A dire il vero, si è era già intrapresa questa strada in questi anni, però il rimanere in casa e l’importanza di immaginare nuove metodologie di mercato ha comportato una vera e propria accelerazione verso l’e-commerce e la realizzazione di negozi specifici virtuali.
D’altronde, Amazon ha compiuto nel 2019 ben 25 anni dalla sua nascita, ma ad onor del vero ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 5-10 anni, nonostante tutto nessuno poteva immaginare che i negozi della vita quotidiana potessero rigenerarsi nel mondo virtuale.
Ebbene, proprio il colosso americano ha lanciato una sfida negli U.S.A. molto interessante e preoccupante allo stesso tempo, ossia Pharmacy la farmacia online sul suo marketplace, che consente di ordinare farmaci e fruire delle consegne a domicilio, dietro prescrizione.
“Siamo consapevoli dell’importanza di medicinali a prezzi convenienti e riteniamo che gli abbonati Prime vedranno un notevole valore” nel nuovo servizio, afferma Jamil Ghani, Vice Presidente di Amazon Prime.
Difatti, Amazon Pharmacy offrirà sconti fino all′80% sui farmaci generici acquistati dagli abbonati Prime senza assicurazione sanitaria. E proprio i prezzi ridotti potrebbero attirare i consumatori, finora reticenti agli acquisti di medicinali sul web, ma ormai da mesi abituati agli acquisti online, tanto da poter sdoganare anche questo ambito commerciale.
La discussione che si apre dinanzi a questa scelta di un colosso mondiale come Amazon è duplice, ovverosia, da un lato vi è la paura che Amazon, con la sua forza economica e la sua infrastruttura, possa stravolgere il settore fino a mandarlo in crisi come accaduto per i grandi magazzini, sempre più vuoti e molti ormai chiusi proprio a causa della rivoluzione digitale del mercato .
Ma gli analisti commerciali sono cauti, seppur consapevoli della minaccia che Amazon rappresenta per le farmacie tradizionali, in quanto sono convinti che al colosso americano ci vorrà del tempo, al fine di conquistare quote di mercato e costruire la sua credibilità nel settore.
Dall’altro lato, si innesta una riflessione di tipo sociale, se anche le abitudini più comuni e quotidiane dei cittadini si spostano nel mondo virtuale, cosa sarà la città nei prossimi anni?
L’ ἀγορά è da sempre il luogo in cui si radunano gli οι πολίτες ( cittadini) e dove si concludono gli affari e , di conseguenza, generano i servizi per gli stessi, ma nel momento in cui le operazioni commerciali si realizzano digitalmente e in un mercato virtuale, che funzione assumerà la città?
Alla luce di quanto innanzi esposto, sarebbe opportuna una riflessione globale , perché la rivoluzione digitale che forse è già in atto potrebbe incidere fortemente non solo nel mondo del lavoro, ma anche nel sociale e nelle attività commerciali , intese in questo caso quelle della vita quotidiana ( alimentari, farmacie, tabacchini ed etc..).
Di Carlo Conte