La Campania è zona rossa: tutte le informazioni

La Campania è zona rossa: tutte le informazioni

14 Novembre 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

È arrivato il verdetto che nessuno si augurava ma che sembrava inesorabile: la Campania, insieme alla Toscana, diventa zona rossa (da domenica 15 novembre).

“Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti”. È quanto scrive il ministro Speranza su Facebook.

Le misure restrittive

Nelle zone rosse è vietato ogni spostamento, anche all’interno dello stesso comune. Consentiti solo quelli per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non sono consentite né visite né incontri con gli amici, mentre si potrà uscire per andare a scuola, quando è prevista la didattica in presenza. Gli eventuali spostamenti devono sempre essere giustificati, anche mediante autocertificazione.

Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie sono sempre chiusi. L’asporto è consentito dalle 5 alle 22. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario. I servizi di ristorazione restano aperti solamente negli ospedali, negli aeroporti e nelle aree di servizio lungo le autostrade. Le strutture ricettive restano aperte. È consentita l’attività di ristorazione senza limiti di orario per i soli clienti pernottanti.

La capienza massima per bus, tram, metro, funicolari e treni locali è del 50%.

È sempre necessaria l’autocertificazione. La multa per chi si sposta senza valido motivo di lavoro, salute, studio o necessità è di 400 euro.

Sono aperti solo alimentari, edicole, farmacie, tabacchi, barbieri e parrucchieri.

Non sono permesse le fiere, i convegni e neanche gli eventi a loro assimilati, come i mercatini di Natale. Chiusi i musei e sospese le mostre. Chiusura anche per teatri e cinema.

Sono ammesse le passeggiate ma solo vicino all’abitazione. Consentita l’attività motoria, sempre vicino alla propria abitazione e in forma individuale, rispettando la distanza di un metro e indossando la mascherina. Si può andare in bicicletta sia per raggiungere il luogo di lavoro o effettuare altri spostamenti necessari, sia per svolgere l’attività motoria vicino casa.

I commenti di De Luca

In una diretta su Facebook, il governatore Vincenzo De Luca si è duramente scagliato contro l’esecutivo affermando: “Noi eravamo per chiudere tutto ad ottobre, per un mese, per avere una operazione di fermo del contagio e che ci avrebbe fatto stare tranquilli a Natale. Da sempre abbiamo avuto una linea di rigore più degli altri, da soli. Il Governo ha fatto un’altra scelta, ha deciso di fare iniziative progressive, di prendere provvedimenti sminuzzati, facendo la scelta della cosiddetta risposta proporzionale, più aumenta contagio più prendiamo provvedimenti. Una scelta totalmente sbagliata, perché il contagio non aumenta in modo lineare, ma esponenziale. Questa scelta del Governo – aggiunge – ha fatto perdere due mesi preziosi, nel corso dei quali abbiamo avuto un incremento drammatico di contagi e decessi”. Definisce poi una “scelta scriteriata la divisione in zone dell’Italia”. E torna a parlare della scuola: “Hanno deciso che bisognava tenerle aperte. Ricordate le dichiarazioni della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa”.  “Se bisogna stare al governo con questi personaggi – prosegue aspramente il presidente di regione – sarebbe meglio mandare a casa questo governo perché non è tollerabile. Ho detto a qualche esponente del PD, alcun rapporto di collaborazione con ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità o con il signore di cui ho fatto il nome (Luigi Di Maio, ndr) che ho sfidato ad un dibattito pubblico già anni fa e rinnovo l’invito in diretta tv sperando che non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti. Di Maio era quello che ha criticato la nostra scelta degli ospedali modulari perché secondo lui si sprecava denaro pubblico. È uno degli esponenti di Governo che avrebbe dovuto impegnarsi per fare arrivare il personale medico. Voleva continuare a tenere il commissario in Campania, così avremmo fatto la fine peggio della Calabria. E parla, parla. Mi voglio fermare perché il solo nome di questo soggetto mi procura reazioni di istinto che vorrei controllare almeno per le prossime ore”.

Non ha risparmiato neanche Roberto Saviano, chiamandolo in causa implicitamente dicendo: “Rivolgo l’invito a un dibattito pubblico anche a qualche camorrologo di professione, ormai milionario, che però continua non solo a vestirsi come un carrettiere perché fa tendenza, ma continua a parlare di cose di cui non capisce niente”. Lo scrittore ha risposto con un post in cui ha scritto:

“Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, che in una fase tanto delicata e drammatica trova il tempo oggi di prendersela con me che ho osato criticarlo, è politicamente finito.
Vincenzo De Luca, debole con i forti e forte con i deboli, ha contribuito ad aggravare la situazione campana con l’incapacità di assumere una decisione che sia una, anzi no, una ha l’ha presa, ha chiuso le scuole, rubando il futuro a bambini e ragazzi campani, compromettendo l’occupazione femminile già a livelli inimmaginabili nella regione che ormai amministra da troppo tempo.
Vincenzo De Luca, che vedrebbe bene le donne (chi dimentica come ha trattato la mamma che chiedeva scuola per suo figlio) a cucinare e a badare alla casa.
Il nepotista Vincenzo De Luca che crede che tutti i figli siano come i suoi figli, ai quali qualcuno, a prescindere da istruzione e merito, troverà sempre un’occupazione.
A Vincenzo De Luca verrebbe da dire: cialtrone, ma di quali dibattiti parli, pensa a lavorare perché, incredibilmente, nelle tue mani da saltimbanco c’è la seconda regione più popolosa del paese!
Ciò che ha scatenato la reazione di De Luca è stata una mia intervista all’Huffington Post che rivendico, parola per parola”.