Covid-19: report Ministero Salute 17-23 agosto

Covid-19: report Ministero Salute 17-23 agosto

28 Agosto 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Il Ministero della Salute riporta una analisi dei dati dei contagi relativi al periodo 17-23 agosto 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di agosto. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti.l mi riporta una analisi dei dati relativi al periodo 17-23 agosto 2020. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di agosto. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti.

Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quarta settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 giorni (periodo 10/8-­23/8) di 14.93 per 100 000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-­19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di giugno. La maggior parte dei casi continua ad essere contratta sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio) tuttavia si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione/PA (dal 2,3% nella precedente settimana di monitoraggio al 15,7% nella settimana corrente).

In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-­CoV-‐2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni, confermando un trend in diminuzione. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici.

In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da SARS-­CoV-‐2 con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni, confermando un trend in diminuzione. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici.

Sono stati riportati complessivamente 1374 focolai attivi di cui 490 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la quarta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1077 focolai attivi di cui 281 nuovi). Questo comporta un sempre maggiore impegno dei servizi territoriali nelle attività di ricerca dei contatti.