Dati vacanze Federalberghi: crollo di 14,3 miliardi
24 Luglio 2020Sono 27,8 milioni gli italiani in giro per l’estate, a fronte di altri 32,5 milioni che rimarranno a casa. Soltanto il 46%, infatti, andrà in vacanza; un calo di quasi il 20% rispetto allo scorso anno. Il 53,7% resterà a casa, principalmente per le ristrettezze economiche, che impongono il sacrificio di poter staccare la spina e rifiatare. Sono i dati che emergono da un report effettuato da Federalberghi sulla situazione turismo.
«Dopo una primavera all’insegna del blocco totale – spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – l’estate stenta ad ingranare la marcia, con segnali di ripartenza a dir poco timidi e rilevabili solo in una parte del mercato. Giugno è stato penalizzato dalle incertezze post-lockdown, luglio sta vedendo i primi movimenti degli italiani e degli stranieri, ma siamo ben lontani dai livelli degli anni passati. A complicare il quadro interviene il blocco totale di alcuni mercati che esprimono una importante capacità di spesa (americani, russi e cinesi)».
«Le imprese continuano a soffrire e a lottare – prosegue Bocca – ma in assenza di interventi urgenti molte potrebbero non farcela. Ribadiamo dunque le misure che è indispensabile adottare se si vogliono salvare le imprese e i posti di lavoro: prorogare la cassa integrazione sino a fine anno, ridurre il cuneo fiscale per le aziende che richiamano in servizio il personale e completare le misure sull’IMU e sugli affitti, da estendere nella durata ed applicare a tutte le imprese alberghiere. Senza dimenticare che alla riapertura ci dovremo confrontare con un mercato internazionale ancor più competitivo ed occorre quindi incentivare la riqualificazione delle strutture, approfittando di questo periodo in cui molte aziende sono purtroppo vuote».
Il giro d’affari che crolla corrisponde a circa 14,3 miliardi (-34,4%). La spesa media pro capite è €673 (-19,6). Le mete preferite sono il mare (77%), la montagna (9,5%), il lago (5,4%), località d’arte (2,5%) e le terme (0,6%). Nota positiva è la percentuale di viaggiatori che resteranno in Italia, cioè il 96,2%, con 2,8% all’estero e l’1% indeciso.
Si riduce del 10% la durata media della vacanza principale (9 notti contro le 10 del 2019). Si dimezza il numero di coloro che faranno da 8 a 14 giorni di vacanza (16,9% vs 34,0%), con un travaso pressoché speculare verso coloro che passeranno da 4 a 7 notti fuori casa (da 41,8% a 57,1%) o si potranno permettere un week end o poco più (da 5,2% a 7,8%). Cala anche il numero di coloro (2,0% contro il 9,4% del 2019) che, oltre alla vacanza principale, durante l’estate faranno anche delle vacanze brevi. Solo lo 0,4% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie durante l’estate 2020 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 66,3% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 18,7% di presenze, mentre il 13,0% di chi andrà in vacanza ha preferito settembre.