Coronavirus, Oms: «Scenario più plausibile? Ondate di contagi ricorrenti»

Coronavirus, Oms: «Scenario più plausibile? Ondate di contagi ricorrenti»

11 Giugno 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

La seconda ondata di contagi da Covid-19 potrebbe esserci, ma secondo l’Oms sarà caratterizzata da ondate ricorrenti.

«Sebbene non sia noto come si evolverà la pandemia, sulla base delle prove attuali, lo scenario più plausibile è quello di ondate epidemiche ricorrenti intervallate da periodi di trasmissione di basso livello»: è quanto dichiarato all’Adnkronos dal portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tarik Jašarević. 

«Non possiamo supporre che la tendenza al ‘ribasso’ della malattia – spiega il portavoce Oms – si sia verificata naturalmente. Tutto ciò è accaduto grazie alle severe misure di sanità pubblica messe in atto dai Paesi per spezzare la catena di trasmissione nelle comunità. Speriamo di poter mantenere livelli ugualmente bassi nel tempo. Ma il mondo è ancora alle prese con una grande ondata della pandemia di Covid-19 e non c’è spazio per l’autocompiacimento. Tutti i Paesi, compresi quelli che stanno registrando meno casi e stanno allentando le restrizioni, devono continuare a rilevare e testare casi sospetti, isolare e trattare casi confermati e rintracciare tutti i loro contatti; promuovere pratiche igieniche adeguate; proteggere gli operatori sanitari; aumentare la capacità del proprio sistema sanitario».

Immunità: «Ancora allo studio il livello e la durata della ‘protezione’»

Spazio anche al tema dell’immunità. «Ci aspettiamo – assicura Jašarević – che la maggior parte delle persone infette da Covid-19 sviluppi una risposta anticorpale in grado di fornire un certo livello di protezione. Quello che non sappiamo ancora è il livello di protezione o quanto durerà. Stiamo lavorando con scienziati di tutto il mondo per comprendere meglio la risposta dell’organismo a questo virus ma finora, nessuno studio ha risposto a queste importanti domande. Per questo motivo, non può esistere alcun ‘passaporto di immunità’ o ‘certificato di assenza di rischi’».