Storie di resilienza, Daniela e Daniel: due facce della stessa medaglia

Storie di resilienza, Daniela e Daniel: due facce della stessa medaglia

31 Maggio 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Cinque bomboniere e un biglietto del treno. Piccoli, forse insignificanti, segnali per cercare di riprendere. Ma non è facile. Non lo sarà per molto tempo. E non lo sarà soprattutto per chi appartiene alla filiera delle cerimonie. Una filiera che porta un movimento economico di centinaia di migliaia di euro e lavoro per tante di quelle figure che è anche complesso racchiuderle tutte in un elenco. E in molti stanno decidendo di non aprire di fronte a matrimoni annullati, comunioni posticipate e diciottesimi slittati. Daniela e Daniel, una bombonierista di Polla e un agente di viaggi di Sala Consilina, invece, ci provano, ci voglio provare. Voglio provare a correre, anche se – in questo momento – appare difficile anche solo stare in piedi.

“Quando abbiamo potuto riaprire sono venuto davanti al mio negozio (“Tanti auguri” – ndr), ho guardato la porta, e ho tremato nell’aprirla”. Ordini annullati, bomboniere in giacenza, utenze da pagare. “E per poter aprire ho dovuto spendere diverse centinaia di euro per adesivi e sanificazione. Un negozio chiuso dall’11 marzo”. Daniela è un vulcano di idee, lo è sempre stata. Punta su sé stessa, sulla propria creatività e da qualche anno è diventata anche una ideatrice di installazioni e allestimenti ai matrimoni.

“Punto su me stessa e con soddisfazione, ma in questa fase diviene davvero complesso farlo. Abbiamo bisogno di certezze, che ci dicano come possiamo muoverci e cosa fare”.

Daniela de Montis non ha intenzione di mollare, si guarda attorno nel suo negozio elegante tra putti e cigni, elefanti e cornucopie e vede ciò che ha costruito che potrebbe sgretolarsi. “È davvero dura – spiega – perché la giostra non si ferma e noi no possiamo scendere. Lo Stato dovrebbe azzerare ogni cosa fino alla ripresa del tutto, altrimenti ripresa non ce ne sarà”. Cinque bomboniere. Possono essere loro la spinta a non mollare. Cinque bomboniere per un battesimo. “La mia prima vendita post-Covid. Poche per un battesimo, ma è un inizio, anzi una ripartenza e nonostante la voglia di mollare, a qualcosa bisogna appigliarsi”. All’orgoglio e alle idee di Daniela, pollese con il sangue sardo.

L’AGENZIA DI VIAGGI DI DANIEL

E forse la Sardegna sarà una meta da poter “vendere” per i valdianesi che vogliono viaggiare? “Non lo sappiamo ancora. Siamo fra fine maggio e inizio giugno e non lo sappiamo”. Daniel Esposito è la guida di una delle agenzie di viaggi più antiche del Vallo di Diano.

Il nonno è stato tra i primi a portare Alpitour nel Vallo di Diano, la mamma ha conquistato la tradizione della Carucci Travel a Sala Consilina e poi è toccato a Daniel. Punto di riferimento per chi vuole viaggiare nel Vallo di Diano. “Abbiamo dovuto annullare circa il 90 per cento delle prenotazioni. Sono saltati viaggi di nozze, viaggi di amici, il mondo delle crociere è fermo almeno fino a settembre, poi si vedrà”. Daniel racconta mentre si trova nell’altra attività di famiglia, il locale Lilo (“lavoriamo solo in asporto e tutti i matrimoni per i quali facevamo da street food e non solo saltati”) nella parte alta di Sala Consilina e guarda il Vallo di Diano. “Non vogliamo arrenderci, anche se non sappiamo come fare”, dice riferendosi all’agenzia di viaggi.

“Apro ogni mattina, ma sapendo che apro per preparare pratiche di rimborsi, se mi va bene ai voucher. Alcuni alberghi del Nord Europa non hanno voluto sentire ragioni sui rimborsi. Insomma una situazione complicata”. Ma anche in questo caso da qualche parte occorre ripartire. Magari dal primo biglietto di treno venduto, da Sala Consilina a Reggio Emilia. Oppure dalle idee e progetti di Daniel. “Le agenzie di viaggi del Vallo di Diano insieme per il turismo di prossimità, per promuovere ancor di più il nostro territorio aprendo canali con il Cilento e con Salerno”. I viaggi fisici sono bloccati, non quelli delle idee.

Due vulcani Daniel e Daniela che non intendono mollare, che rischiano di crollare e che per ora possono affidarsi solo alla forza delle idee. Basterà?

di Pasquale Sorrentino