Il 21 maggio 1639 moriva Tommaso Campanella

Il 21 maggio 1639 moriva Tommaso Campanella

21 Maggio 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Il 21 maggio 1639 moriva Tommaso Campanella.
“Io nacqui a debellar tre mali estremi: tirannide, sofismi e ipocrisia”. Celebre affermazione di Tommaso Campanella, al secolo Giovanni Domenico Campanella, nato in terra di Calabria (Stilo) il 5 settembre 1568, quando il territorio era parte del Regno di Napoli. Proprio da qui si può partire per comprendere l’animo del personaggio: nel 1599 tenta un’insurrezione contro il dominio spagnolo, che non andrà a buon fine a causa del tradimento di alcuni compagni cospiratori. Inizialmente gli fu sentenziata a pena di morte, che eviterà simulando la pazzia e che verrà convertita in ergastolo. Dopo ventisette anni di prigionia a Napoli ottiene, nel 1626, una parziale libertà, poiché gli sarà permesso di vivere solo a Roma (fino al 1633), territorio su cui vigeva il controllo del Sant’Uffizio. Questo perché, già prima che tentasse la sommossa antispagnola, Campanella fu accusato di eresia in seguito alla pubblicazione di Del senso delle cose, partendo dai fondamenti della filosofia di Telesio. Fu uno dei più importanti pensatori del Rinascimento italiano, anticipatore del principio di autocoscienza (vista come che lega l’essere alla realtà naturale). Nella sua visione, per l’uomo il bene è tendenza innata ; la religione è il tramite che collega l’uomo al Creatore, in quanto secondo lui tutte le cose possiedono di natura un legame fra esse, rappresentato appunto da Dio; il Cristianesimo è la religione superiore poiché Cristo è capace di rinnovare lo spirito dell’uomo e di condurlo a Dio, e ciò è da lui visto come rivelazione. La sua concezione politica è rintracciabile soprattutto ne “La città del Sole”, in cui esprime il suo ideale di società fondata sulla virtù e la comunanza dei beni, e soprattutto sulla ragione, concepita come “sole metafisico”, frutto di sapienza e amore. Morì a Parigi nel 1639, dove si trasferì nel 1634 per riprendere la pubblicazione della sua produzione, vietatagli in Italia.

Di Francesco Mazzariello