Decreto Rilancio: le misure per i Comuni

Decreto Rilancio: le misure per i Comuni

14 Maggio 2020 0 Di Arianna Bruno

Nel Decreto Rilancio presentato ieri dal Presidente del Consiglio Conte è presente un capitolo dedicato agli Enti Locali per superare la crisi scaturita dall’Emergenza Coronavirus, ecco le misure.

 

FONDO PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI

È istituito presso il Ministero dell’Interno un fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali di 3,5 miliardi di euro, di cui 3 miliardi per i comuni e 500 milioni per Province e Città Metropolitane. Il fondo sarà ripartito entro il 10 luglio 2020 sulla base delle perdite di gettito e al netto delle minori spese.

L’erogazione sarà effettuata nella misura del 30% entro 10 gironi  come acconto in proporzione alle entrate al 31 dicembre 2019. Entro il 30 giugno 2021 è prevista una verifica del riparto con eventuale rettifica delle somme originariamente attribuite.

Inoltre viene istituito un tavolo tecnico presso il MEF con la finalità di monitorare gli effetti del Covid-19 sulle entrate degli Enti Locali, ivi incluse le entrate dei servizi pubblici locali, rispetto ai fabbisogni standard.

 

FONDO DI SOLIDARIETÀ COMUNALE

Reintegro del fondo di Solidarietà Comunale dell’importo di 400 milioni di euro per la copertura delle somme precedentemente utilizzate per i buoni alimentari.

 

PROROGA TERMINI APPROVAZIONE BILANCIO CONSOLIDATO

La scadenza per l’approvazione del bilancio consolidato 2019 viene differita al 30 novembre 2020.

 

FONDO ZONE ROSSE

Per quanto concerne le zone rosse, viene istituito un fondo di 200 milioni di euro per l’anno 2020 che saranno assegnati ai Comuni che ricadono nella zona rossa.

 

RINEGOZIAZIONE O SOSPENSIONE MUTUI

All’articolo 122 del D.L. Rilancio è prevista la rinegoziazione o sospensione della quota capitale e di altre forme di prestito contratte con banche, intermediari finanziari e Cassa depositi e prestiti, anche durante l’esercizio provvisorio attraverso una procedura semplificata. Tale atto va comunque iscritto nel bilancio di previsione dei Comuni attraverso una delibera di variazione.

 

DIFFERIMENTO TERMINI PER GLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DI SCUOLE, STRADE, EDIFICI PUBBLICI E PATRIMONIO COMUNALE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Al fine di assicurare ai Comuni la stabilizzazione dei contributi (limitatamente all’anno 2020) per gli interventi di messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La normativa prevedeva l’inizio dell’esecuzione dei lavori il 15 maggio differito ora al 15 luglio, di quelli relativi all’adozione del decreto del Ministero dell’Interno per la revoca in tutto o in parte dei contributi e loro assegnazione ad altri enti dal 15 giugno al 30 agosto e di quelli richiesti a taluni beneficiari per l’avvio dei propri lavori dal 15 ottobre al 15 novembre.

 

ANTICIPAZIONI PER IL PAGAMENTO DEI DEBITI COMMERCIALI

Viene istituito presso il Ministero dell’Economia il “Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili” con una dotazione di 12 miliardi di euro.

Il Fondo Sblocca Debiti è destinato a concedere anticipazioni a Regioni, Province autonome ed Enti Locali, che si trovano in carenza di liquidità per il pagamento di taluni debiti commerciali.

Una prima anticipazione, pari a 8 miliardi, riguarda sarà destinata al pagamento dei debiti diversi da quelli finanziari e sanitari; del totale 6,5 miliardi sono destinati agli Enti Locali.

L’anticipazione dovrà essere chiesta con delibera di Giunta da adottare tra il 15 giugno e il 7 luglio 2020.

Importante è il fatto che tali anticipazioni non comporteranno indebitamento, esse saranno restituite attraverso un piano di ammortamento a rate costanti comprensive di quota capitale e quota interessi, con una durata di massimo 30 anni, tali rate si inizieranno a pagare dal 2022 e non oltre il 31 ottobre di ogni anno.

 

APPROVAZIONE TARIFFE TARI E IMU

Il termine per l’approvazione delle tariffe TARI e IMU è fissato al 31 luglio 2020, termine quest’ultimo previsto anche per l’approvazione del bilancio di previsione.

 

TOSAP E IMU

È prevista l’esenzione dell’Imposta Municipale Propria c.d. IMU per il settore turistico, la mancata entrata di tali somme da parte dei Comuni sarà compensata con un fondo di dotazione di 158,7 milioni di euro per il 2020. Viene istituito un fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per il ristoro relativo alla mancata entrata dell’Imposta di Soggiorno.

Saranno esonerate dal pagamento della Tassa per l’Occupazione Suolo Pubblico (TOSAP) e del Canone per l’Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP) le imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni e autorizzazioni di suolo pubblico fino al 31 ottobre 2020.

Sempre per quanto riguarda il ristoro relativo alle minori entrate è stato istituito un Fondo con una dotazione di 127 milioni di euro per il 2020 che verrà ripartito in proporzione alla somme delle entrate per tassa e canone occupazione spazi e aree pubbliche al 31 dicembre 2019.

Inoltre le domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico ovvero di ampliamento delle superfici già concesse sono presentate all’ufficio competente allegando la sola planimetria e senza il pagamento dell’imposta di bollo.

 

FONDO PER LE FAMIGLIE

Viene previsto, per l’anno 2020 un’integrazione del Fondo per le famiglie per un importo di 150 milioni di euro, tale fondo è destinato a potenziare i centri estivi diurni, i servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa per bambini dai 3 a  14 anni. Lo stanziamento inoltre è finalizzato a contrastare la povertà educativa, mediante il finanziamento di progettualità miranti a questo scopo durante il periodo di emergenza e per quando sarà terminata e il lockdown gradualmente sospeso, al fine di recuperare il tempo perso in termini di offerta educativa e culturale.

 

SERVIZI EDUCATIVI

Ai soggetti che gestiscono in via continuativa i servizi educativi e alle istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali è previsto un contributo di 65 milioni di euro nell’anno 2020, a titolo di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza oltre all’incremento del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione di 15 milioni di euro.

 

a cura di Lucio Mancino