Stabilimenti balneari, il piano per contrastare il contagio
13 Maggio 20205 metri di distanza tra le file di ombrelloni, 4 metri e mezzo da un’ombrellone all’altro e 2 metri da un lettino all’altro: è la proposta presente all’interno del Documento Tecnico sull’analisi del rischio e le misure di contenimento del contagio nelle attività di balneazione e spaggia libera redatto dall‘Inail e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Scopo del documento è quello di fornire delle linee guida per contenere il contagio sugli arenili degli stabilimenti balneari che riguardano l’accoglienza, la zona ombreggio e solarium, i servizi e spazi complementari, le misure igienico sanitarie.
ACCOGLIENZA
Per evitare sovraffollamenti e favorire accessi contingentati, Inail propone la messa in atto della prenotazione obbligatoria anche per fasce orarie e la creazione di percorsi di entrata e uscita differenziati. Al fine di contrastare, invece, code e sovraffollamenti alle casse, la proposta è quella di prevedere l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci (card contactless), carte prepagate o attraverso portali app/web in fase di prenotazione.
ZONA OMBREGGIO E SOLARIUM
Per quel che riguarda, invece, la disposizione degli ombrelloni, è prevista una distanza di 5 metri tra le varie file e di 4 metri e mezzo da una struttura all’altra; 2 metri, invece, è la distanza consigliata tra sdraio e lettini, che dovranno essere forniti in quantità limitata. È consigliato, inoltre, per l’assegnazione delle postazioni, di privilegiare gli occupanti che soggiornano per più giorni. Al contrario è obbligatoria l’igenizzazione delle superfici tra un utente e un altro.
SERVIZI E SPAZI COMPLEMENTARI
Per quel che concerne le cabine è «vietato l’uso promiscuo, ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o per soggetti che condividano la medesima unità abitativa». Da vietare, inoltre, le attività ludico-sportive che creano assembramenti e l’utilizzo delle piscine.
MISURE IGIENICO SANITARIE
Nel documento, infine, sono indicate le misure igienico sanitarie: obbligo di mascherina al momento dell’arrivo e fino al raggiungimento della postazione assegnata; installazione di dispenser per l’igiene delle mani; pulizia giornaliera delle superfici e aree comuni; sanificazione delle attrezzature e pulizia dei servizi igienici ed installazione delle docce all’aperto.
ESPOSITO (FIBA CAMPANIA): «A RISCHIO 50% IMPRESE BALNEARI CAMPANE»
Ad esprimere le prime perplessità sulle linee guida Inail Raffaele Esposito, Presidente Fiba Confesercenti Campania (Federazione Italiana Imprese Balnari), che ha sottolineato quanto il distanziamento previsto metta in crisi gran parte dei titolari di stabilimenti balneari già colpiti dalle emergenze erosione costiera e rischio idrogeologico: «In questo modo si mette fuori mercato il 50% delle imprese campane – sottolinea Esposito – occorrono protocolli più sostenibili plasmati su dati territoriali, sulla quantità effettiva di spiaggia a disposizione, salvaguardando le esigenze di tutti, e l’indicazione del protocollo INAIL non deve diventare vincolante, c’è ancora la possibilità di migliorarlo assieme. Soprattutto per la fase di ripartenza queste linee guida speriamo non siano prese come riferimento per controlli e sanzioni. Diversamente, per la maggior parte delle imprese del comparto sarà impossibile allestire l’arenile ed avviare la stagione balneare».
«Chiediamo inoltre al governo di chiarire immediatamente la questione della norma sulle estensioni al 2034 per le imprese balneari prevista dalla L.145 del 2018 ma ancora disattesa da molte amministrazioni locali – prosegue – Fiba Confesercenti Campania si chiede con i titoli in scadenza al 30.12.2020, quanti imprenditori balneari potranno avvalersi del sistema bancario garantito dallo Stato per le misure di sostegno anticipate nel Dl Rilancio?»
di Arianna Bruno