Balneari, Esposito (Fiba): “No all’uso indisciplinato delle spiagge”

Balneari, Esposito (Fiba): “No all’uso indisciplinato delle spiagge”

6 Maggio 2020 0 Di Arianna Bruno

Evitare un uso indisciplinato delle spiagge libere garantendo la sicurezza e permettendo agli imprenditori balneari di lavorare senza rischi. Sono le richieste avanzate da Raffaele Esposito, presidente regionale di FIBA Confesercenti (Federazione italiana Imprese Balneari) per gestire al meglio l’emergenza Coronavirus in vista dell’arrivo dell’estate. Esposito ha infatti sottolineato l’importanza di istituire un piano per la sicurezza che permetta la corretta gestione dell’afflusso dei bagnanti sulle spiagge libere: «un modo per non vanificare il lavoro degli imprenditori ed scongiurare esodi incontrollati verso il mare”.

Il comparto balneare, come altri, soffre della crisi da emergenza Covid-19. Come vi state organizzando?

Siamo in attesa di comprendere quali saranno le linee guida nazionali per affrontare l’emergenza sanitaria ed assicurare al tempo stesso i nostri servizi.
Gli imprenditori in questo momento di incertezza si sono irrigiditi, è necessario infondere loro fiducia attraverso una programmazione chiara. Il contrasto all’emergenza è prioritario, ma c’è anche bisogno di lavorare.

Per la gestione degli arenili sono state avanzate diverse ipotesi.

Ipotesi che non hanno fatto altro che alimentare i dubbi. Ora c’è bisogno di normative precise, definite dagli organi istituzionali che siano uniformi in tutta Italia. L’orientamento è importante ma deve nascere in un contesto di regole condivise se si vuole evitare il rischio di creare confusione.

Quali sono le proposte concrete di Fiba?

La Fiba ha avanzato delle istanze: siamo consapevoli che è necessario farci trovare pronti per governare l’esodo verso il mare.Un discorso importante è quello legato alle spiagge libere che necessitano di essere gestite adeguatamente per non vanificare il lavoro degli imprenditori: è perciò fondamentale evitare un uso indisciplinato delle spiagge libere.

In che modo è possibile regolamentare l’uso delle spiagge libere?

Abbiamo chiesto alla Regione Campania di farsi portavoce di richieste di fondi per i Comuni da destinare al controllo dell’afflusso sulle spiagge libere. Nelle spiagge in concessione il carico antropico può essere controllato, così non avverrebbe per quelle libere. Se l’imprenditore balneare deve mettere in atto protocolli sanitari specifici, deve avvenire lo stesso nei tratti di spiaggia libera.
Allo stesso tempo, gli imprenditori balneari non devono avere il danno e la beffa di ritrovarsi ad essere coinvolti in situazioni di carattere civile e penale che non appartengono loro. L’esonero della responsabilità è importante e deve essere garantito: se dobbiamo restare aperti dobbiamo avere le giuste garanzie.

In questi mesi si è parlato anche di dare le spiagge libere in concessione ai privati. 

È un’ipotesi che potrebbe essere d’aiuto nella messa in atto del distanziamento sociale e sicuramente permetterebbe agli imprenditori di recuperare in termini economici. Ma questo non deve ridurre la percentuale di spiaggia libera che deve appartenere alle persone: non si possono privatizzare tutti gli arenili.

I BALNEARI SCRIVONO AL GOVERNO: “INCONTRO URGENTE PER ORGANIZZARCI”

Intanto le organizzazioni balneari ( Fiba Confesercenti, Oasi Confartigianato, Cna Balneari, Federbalneari Italia e Sib Confcommercio) hanno inviato una missiva al Governo per chiedere un incontro urgente per discutere della prossima stagione balneare. «Nell’attuale situazione epidemiologica vi è la necessità di chiare indicazioni nazionali affinché le aziende balneari siano messe nelle condizioni di assicurare che, anche quest’anno, l’esercizio della balneazione si svolga in tutta sicurezza sia per i bagnanti che per gli addetti ai lavori – si legge nella missiva – senza le stesse è impossibile persino allestire le spiagge che, si ricorda, è un’operazione complessa che richiede
diverse settimane e che, quindi, può iniziare solo nel momento in cui vi sono precise indicazioni sulle nuove regole di
fruizione dell’arenile e del mare. È pertanto, urgente e indispensabile fornire chiare indicazioni agli operatori sulla ormai imminente stagione estiva».

di Arianna Bruno