Trasporto pubblico, un decalogo per la sicurezza dei pendolari

Trasporto pubblico, un decalogo per la sicurezza dei pendolari

27 Aprile 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Garantire ai pendolari un trasporto pubblico sicuro attraverso l’adozione di nuove misure organizzative che consentano la tutela della salute.

Questo l’obiettivo del decalogo realizzato dall’Inail in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità in vista della «Fase 2».

Un documento tecnico sull’adozione di nuove procedure organizzative e di prevenzione ma anche semplici regole per i cittadini che usano i mezzi pubblici attraverso la consultazione di un decalogo: questo in sintesi l’azione messa in campo per contribuire a fornire elementi tecnici di valutazione al decisore politico circa l’adozione di misure di sistema, organizzative e di prevenzione, nonché semplici regole per l’utenza per il contenimento della diffusione del contagio sui mezzi di trasporto pubblico collettivo terrestre.

IL DECALOGO PER I PENDOLARI

«Nell’attuale situazione di persistente circolazione di SARS-CoV-2si legge nel documento – l’intero sistema di trasporto pubblico, anche secondo la classificazione Inail 2020, deve essere considerato un contesto a rischio di aggregazione medio-alto, con possibilità di rischio alto nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane ad alta urbanizzazione. Ciò può dipendere dall’alto numero di persone concentrate in spazi limitati con scarsa ventilazione; dall’attuale mancanza di controllo degli accessi per identificare soggetti potenzialmente infetti; e dalla elevata possibilità di venire in contatto con superfici potenzialmente contaminate in quanto comunemente toccate (distributori automatici di biglietti, corrimano, maniglie, etc.). Ne deriva che è necessario mettere in pratica una efficace riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico, anche garantendo la tutela della salute del personale addetto nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, per sostenere la ripresa delle attività e quindi della mobilità delle persone attraverso la gestione efficiente delle criticità legate ai rischi di affollamento e di esposizione a possibili fonti di contagio. Una simile riorganizzazione dovrà necessariamente affiancare misure di prevenzione e protezione collettive e individuali, contando anche sulla collaborazione attiva degli utenti che dovranno continuare a mettere in pratica i comportamenti previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia».