Spopolamento: nel salernitano persi 14mila abitanti in due anni

Spopolamento: nel salernitano persi 14mila abitanti in due anni

9 Novembre 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Lo spopolamento in Provincia di Salerno rallenta ma non si arresta. Lo confermano i dati del bilancio demografico Istat gennaio-agosto, che registra 2725 abitanti in meno sul territorio salernitano. Un bicchiere mezzo pieno se poniamo a confronto al cifra odierna con quelle del 2020, annus horribilis dell’ultimo triennio con un crollo di 6mila abitanti (nei primi 8 mesi si era già a – 4076). A frenare l’inesorabile discesa è il saldo migratorio, vale a dire la differenza fra nuovi residenti e trasferiti fuori provincia, tornato positivo per 7 mesi su 8, con un picco di +169 nuove iscrizioni all’anagrafe nel mese di marzo. Diametralmente opposto il dato che emerge dal saldo naturale dato dalla differenza fra nati e morti, in negativo dal settembre 2019, ultimo mese in cui i nati superarono i decessi di 53 unità. La conferma di una tendenza in atto molto tempo prima della pandemia e legata ad un tasso di natalità in costante calo. Basti pensare che la media dei nuovi nati in Provincia nel periodo gennaio-agosto è di 621 al mese mentre nel 2020 è stata di 663 nati al mese. Ma è allargando lo sguardo al periodo gennaio 2019-agosto 2021 che si comprende appieno l’impatto del combinato disposto tra un saldo naturale sempre negativo ed un saldo migratorio in via di stabilizzazione solo nell’ultimo periodo: in questi due anni e mezzo, infatti, la Provincia di Salerno ha perso 14481 abitanti. Per dirla in soldoni: è come se in 32 mesi un Comune come Fisciano o come Bellizzi non esistesse più.
Il bicchiere mezzo pieno di cui sopra è dato dal fatto che, se sarà confermata questa tendenza, il 2021 si chiuderà con un calo di abitanti di «appena» quattromila unità. Una magra consolazione, è vero, ma anche il possibile segnale di un’inversione di tendenza in atto, che per essere certificata dovrà essere suffragata da numeri ben più solidi.
I DATI SUL TERRITORIO
Dall’analisi dei dati relativi ai singoli Comuni della Provincia non emerge nessuna «resistenza» allo spopolamento di un’area rispetto ad un’altra, come avvenuto in altri territorio. Quello che emerge all’interno delle varie aree del salernitano è una sostanziale omogeneità fra segni più e segni meno, con qualche inevitabile caduta in basso.
La palma del migliore in Provincia spetta a Fisciano, che ha guadagnato 93 abitanti. A seguire Camerota con un +60, Santa Marina con un +56 e Pontecagnano Faiano con un +54 (unico Comune della Piana del Sele ed unico dei top 10 per abitanti a registrare un saldo positivo). Al quinto posto Tramonti, che guadagna 36 nuovi abitanti. Segno più anche per Sant’Egidio del Monte Albino, che si piazza al sesto posto con un +32.
In caduta libera Salerno, che in 8 mesi ha perso 566 abitanti (pari allo 0,4% del totale) confermando il trend negativo che nel periodo gennaio 2019-agosto 2021 ha registrato un allarmante -2754. Non va meglio a Cava de’ Tirreni, dove gli abitanti in meno sono 312 (pari allo 0,6% del totale), Eboli, che ha perso per strada 162 abitanti (pari allo 0,42% del totale) e Pagani (-161). Male anche Bellizzi (-91), Baronissi (-72), Sarno (-59), Vallo Della Lucania (-57), San Marzano Sul Sarno (-57), Scafati (-53) e Battipaglia (-45).
È una gara a chi perde di meno quella relativa ai dati delle zone che compongono la Provincia. Unica ad avvicinarsi al saldo zero è la Valle dell’Irno con -26, che al suo interno può contare sul Comune più virtuoso (Fisciano) ma anche sul sesto con il calo più vistoso (Baronissi). Reggono anche i Picentini, che si fermano a -70 ma che si consolano con i numeri positivi di Giffoni Sei Casali (+13), Montecorvino Pugliano (+16), Montecorvino Rovella (+7) ed Olevano Sul Tusciano (+7). Segno meno anche nel Cilento, dove la perdita totale di residenti nei primi otto mesi è stata di 386 unità. Ma non è tutto a tinte fosche: reggono le aree urbane più sviluppate di Capaccio Paestum (+27) ed Agropoli (+14), ma anche centri come Roccadaspide (+24) ed Altavilla Silentina (+22). Fra i Comuni più piccoli da segnalare gli exploit di Laureana Cilento (+19), Perdifumo (+23), Novi Velia (+21) e Torre Orsaia (+22), segno di una vitalità demografica che permette al territorio di non soccombere senza lottare davanti allo spettro dello spopolamento. Solo 4 su 22 i segni più nell’area Vallo di Diano-Tanagro: Atena Lucana (+18), Sanza (+3), Buonabitacolo (+2) e San Rufo (+1). Maglia nera, invece, per Sala Consilina (-35). Nella zona dell’Alto e Medio Sele solo Campagna nei primi 8 mesi del 2021 ha guadagnato residenti (+30). 469 abitanti in meno, invece, per l’Agro Nocerino Sarnese (-0,17% sul totale), dove, oltre ai dati sopracitati, spiccano i +18 di Castel San Giorgio, i -49 di Angri, i -44 di Nocera Superiore ed i -35 di Nocera Inferiore. A chiudere il cerchio la Costiera Amalfitana, che da gennaio ad agosto ha perso per strada lo 0,3% della sua popolazione, pari a 117 persone. Unico Comune della Divina con il segno più insieme a Tramonti è Praiano (+16%). Saldo negativo per Amalfi (-38), Maiori (-36) e Positano (-26).