Perequazione infrastrutturale: 4,6 miliardi per ridurre divario Nord-Sud
3 Settembre 2021“Prosegue il lavoro per la coesione territoriale, con prioritaria attenzione al Sud. Oggi il Consiglio dei Ministri ha varato il fondo di progettazione territoriale nel dl Infrastrutture che mira a ridurre gradualmente il divario Nord-Sud. Non solo: sono state adottate anche misure a contrasto degli incendi boschivi che hanno tragicamente devastato vaste aree del Mezzogiorno quest’estate. Si tratta di misure di equità territoriale che vanno nella giusta direzione e per cui da anni ci battiamo”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook la Sottosegretaria per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, commentando i provvedimenti varati oggi dal Consiglio dei Ministri.
Ma cos’è il fondo per la perequazione infrastrutturale? Si legge sul sito della Camera che è un fondo volto al recupero del deficit infrastrutturale delle diverse aree geografiche del Paese nella fase transitoria di attuazione del processo federalista, da attuare in coerenza con l’azione strutturale in via ordinaria a sostegno della rimozione degli squilibri economici e sociali, tramite la realizzazione di interventi speciali finanziati con risorse aggiuntive (e non sostitutive rispetto a quelle del bilancio ordinario) previste dall’art.119 comma 5. della Costituzione.
L’azione si concentra in due fasi:
– censimento delle mancanze infrastrutturali e dei divari a livello territoriale;
– programmazione degli interventi utili a realizzare un benessere infrastrutturale omogeneo tra i territori del Paese.
La perequazione infrastrutturale è definita all’interno della legge delega in materia di federalismo fiscale, volta
all’attuazione dell’art. 119 della Costituzione. Il federalismo fiscale, i cui principi sono definiti dalla legge delega 5 maggio 2009, n.42:
– ridefinisce l’assetto dei rapporti economici e finanziari tra lo Stato, le Regioni e gli enti locali;
– supera il sistema di finanza centrale con l’attribuzione di una maggiore autonomia di entrata e di spesa degli
enti locali, nel rispetto dei principi di solidarietà, riequilibrio territoriale e coesione sociale.
Gli enti locali riscuotono e gestiscono direttamente alcuni tributi con la finalità di:
– migliorare la gestione delle spese;
– migliorare la qualità dei servizi.
“Questo concreto interesse verso il Meridione – prosegue l’esponente del M5s al Governo – da parte dell’intero Governo e in particolare della Ministra per il Sud, Mara Carfagna, ha portato allo stanziamento di oltre 123 milioni del fondo di progettazione territoriale che consentirà a tutti i Comuni del Sud con meno di 30.000 abitanti di acquisire proposte progettuali per il rilancio dei rispettivi territori. Sono state introdotte, inoltre, alcune misure di perequazione infrastrutturale. Entro il 30 novembre di quest’anno sarà effettuata una ricognizione delle strutture sanitarie, assistenziali e scolastiche e delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali e aeroportuali. Un decreto successivo stabilirà quali saranno le priorità e le azioni da perseguire per colmare il gap infrastrutturale risultante dalla ricognizione e per il quale sono stati stanziati 4,6 miliardi per il periodo 2022-2033”.
Il fondo ammonta a 4,6 miliardi di euro. Questo significa che, a conti fatti, le risorse a disposizione nel 2022 sono di 100 milioni di euro, che salgono a 300 dal 2023 al 2027, e a 500 fino al 2033. Le disponibilità quindi, non sembrano essere così larghe e il fondo rischia di essere poco incisivo.