Come la speculazione influenza i mercati finanziari
3 Agosto 2021Sui mercati finanziari sono presenti soggetti (famiglie, banche, investitori istituzionali) che stabilmente acquistano titoli per investire i propri risparmi, con lo scopo di ottenere un rendimento protratto nel tempo. È come se questi titoli venissero, alla scadenza, riposti in un “cassetto” ed è per questo che tali operatori vengono chiamati “casi tristi”. La Borsa valori, però, soprattutto a causa dell’estrema variabilità nel tempo del prezzo delle azioni, attrae l’attenzione degli speculatori, cioè di soggetti che acquistano e vendono con l’obiettivo di ottenere un guadagno di dalla differenza del prezzo di acquisto e quello di vendita. Possono svolgere attività speculativa sia semplici risparmiatori, sia imprese sia investitori istituzionali, che dall’esistenza di specifici contratti di sia a pronti che a termine nei quali avvengono le negoziazioni dei titoli. Gli speculatori, a base all’andamento di un titolo, possono agire:
• Come rialzisti, se comperano un titolo oggi con il progetto di venderlo domani, quando il suo valore si ritiene che sarà salito;
• Come ribassisti, se vendono un titolo oggi con il progetto di riacquistarlo domani, quando si ritiene che il suo valore sarà diminuito.
È facile immaginare che chi agisce in modo speculativo si espone a grandi rischi la previsione potrebbe essere sbagliata, per esempio il valore del titolo anziché salire potrebbe scendere (o viceversa). Questo comporterebbe non solo la perdita del guadagno sperato, ma anche di una parte o di tutto il capitale inizialmente investito. Il funzionamento della Borsa appare spesso avvolto da un alone di mistero: Gli acquisti e le vendite si concentrano di volta in volta su titoli e settori diversi, determinando movimenti di prezzi altalenanti con conseguenti ondate di euforia o di pessimismo. Per quanto gli analisti finanziari cerchino di comprenderle, le ragioni di questi andamenti non sono sempre chiare e a volte rientrano nel campo dello studio della psicologia di massa. I prezzi delle azioni riflettono tutte le informazioni disponibili per gli investitori in un determinato momento e si modificano in seguito a movimenti della domanda e dell’offerta generati da nuove informazioni. Dal momento che i mercati finanziari non sono perfettamente efficienti, gli operatori non sono in possesso di tutti gli elementi utili per una scelta razionale, ma agiscono spesso anche in base a informazioni imprevedibili, che possono provocare oscillazioni dei prezzi a volte sorprendenti. Il termine “speculazione” non ha comunque, nell’ambito economico, il significato negativo che assume nel linguaggio comune. Esso nasce dalla voce latina specula, che significa vedetta, cioè colui che guarda lontano, l’etimologia della parola è proprio “guardare lontano, nel futuro, prevedere.
Bibliografia:
1) Massimo Intropido, L’arte della speculazione I segreti delle candele giapponesi, dagli antichi mercanti di riso di Osaka a Wall Street 2021
2) Alessandro Boscolo, Uno Psicologo Gioca in Borsa L’arte Della Speculazione Finanziaria Nell’esperienza Di un Trader Privato 2020