Il commercio internazionale e il dumping

Il commercio internazionale e il dumping

21 Luglio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Il commercio internazionale è costituito dagli scambi di beni, servizi e capitali tra operatori economici appartenenti a Paesi differenti. E un’attività umana che risale agli albori della civiltà, oggi di primaria importanza sulla scena mondiale, in quanto, a partire dall’inizio del XXI secolo, i Paesi hanno stretto tra loro collegamenti molto più incisivi rispetto al passato, sia attraverso lo scambio di beni e servizi, sia attraverso gli investimenti e i trasferimenti di capitale da un’economia all’altra. È quindi cresciuta l’importanza delle relazioni economiche internazionali ed è diventato più incisivo il peso della quota del commercio internazionale rispetto alle dimensioni della singola economia.

La crisi economica globale, iniziata nel 2008 con il crollo delle importazioni ed esportazioni, è una conferma di questo stretto legame tra il commercio internazionale e la condizione delle economie nazionali e complessivamente dell’economia mondiale. A seconda della situazione economica e dei diversi orientamenti ideologici, ogni Stato, nei rapporti con il Resto del Mondo, può comunque scegliere fra due tipi di politica economica: il protezionismo e il libero scambio.

II dumping viene spesso considerato come una forma di concorrenza sleale e quindi una barriera al commercio internazionale. Si verifica quando un’impresa vende il proprio prodotto sul mercato estero a un prezzo più basso rispetto a quello applicato sul mercato nazionale. Si tratta di un prezzo artificioso, in quanto non rispecchia in modo accurato il costo di produzione, e ciò può essere dovuto alla presenza di sussidi statali alle imprese nel Paese di origine, oppure alla sovrapproduzione di un determinato prodotto da parte di aziende che vendono all’estero tali beni in eccedenza, o anche al tentativo di conquistare un mercato estero pur sopportando una perdita iniziale. Una particolare forma di dunıping è quello sociale, consistente nell’applicazione di un prezzo più basso e concorrenziale dovuto alla localizzazione dell’attività in aree con costo del lavoro decisamente inferiore. Sono previste procedure antidumping messe in atto dagli Stati volte a scoraggiare questa pratica, ma anche a riportare le controversie all’interno di una soluzione negoziale. Il problema è complesso perché, sono le stesse misure antidumping (per esempio un dazio) a essere considerate come una forma di protezionismo.

Di Emanuela Di Rauso

Bibliografia

1) Federico Rampini, Commercio internazionaleConsorzio Festivalfilosofia, 2017

2) Antonio Loffredo, Democrazia aziendale, imprese transnazionali e dumping

Editoriale Scientifica, 2018