Il Ddl Zan è arrivato in aula al Senato: dalle 16:30 la discussione

Il Ddl Zan è arrivato in aula al Senato: dalle 16:30 la discussione

13 Luglio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Si apre una settimana decisiva per il ddl Zan, che oggi approda in Aula al Senato dopo il via libera ricevuto alla Camera. La discussione inizierà alle 16:30. Ma il destino del provvedimento resta incerto: la maggioranza continua infatti a essere divisa, con Leu, M5s e gran parte del Pd vogliono l’approvazione definitiva senza modifiche, mentre la Lega intende “bloccare o quanto meno modificare” il testo. E Italia Viva ha già annunciato la presentazione di emendamenti.

Il Partito democratico e il Movimento cinque stelle hanno definito “irricevibili” le proposte di modifiche al ddl contro l’omotransfobia presentate da Italia viva la cui posizione è stata ribadita dal leader Matteo Renzi. Al Senato “faccio solo un appello al buon senso”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia viva, ad “Agorà” su Rai 3. “Noi abbiamo la possibilità di dare finalmente una legge che dia maggiori tutele alle persone omosessuali, alle persone transessuali, alle persone che vengono aggredite, anche verbalmente, per la loro disabilità, grazie a un emendamento introdotto dall’avvocato Lisa Noia. Siamo a un passo dal portare a casa il risultato”, ha detto Renzi. Ci sono due avversari della legge Zan: “da un lato la destra che fa ostruzionismo, dall’altro una parte della sinistra che vive di ideologismo”, ha chiarito il leader di Italia Viva, sottolineando che “la proposta di mediazione che porta il nome di Ivan Scalfarotto allarga le tutele, ma c’è qualcuno che vuol mettere una bandierina e rischia di mandare a ‘carte 48’ tutto. Io spero che torni il buon senso”, ha detto il leader di Italia viva. “Il punto è che è molto semplice fare grandi discorsi per avere i like su Facebook e Instagram. Uno dice ‘non molleremo mai’, e prende migliaia di like, tutti ti applaudono, e il mondo degli intellettuali dice ‘come sei bravo’. Poi c’è chi invece fa più fatica, si prende gli insulti, viene accusato di compromessi, però porta a casa le leggi, fa le riforme. È successa la stessa cosa quando abbiamo fatto la legge sulle unioni civili”, ha aggiunto Renzi.

“Qualcuno non vuole il ddl Zan e spaccia agli italiani una mediazione che non è mediazione perché quella proposta da Ostellari taglia una parte di diritti di quelle persone che oggi non hanno tutele”. Lo ha detto la capogruppo al Senato del Partito democratico, Simona Malpezzi, a Skytg24 sottolineando come da “quasi 9 mesi la legge è depositata in commissione e ad aprile abbiamo dovuto forzare per farla incardinare perché il testo è stato ignorato dal presidente Ostellari”. Malpezzi ha poi criticato l’atteggiamento dell’opposizione: “Da aprile ad oggi il testo non è stato mai toccato, dicono di volere più tempo, ci sentiamo presi in giro. Sono 170 le audizioni, tutte legittime, ma abbiamo chiesto che venissero contenute in un tempo ragionevole. Invece le audizioni ancora non sono terminate”.

Il leader della Lega Matteo Salvini aveva lanciato un ultimo appello a tutti i partiti: “Accogliamo l’invito della Santa Sede, troviamoci e condividiamo insieme un testo che aumenti le pene per chi discrimina o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano, la libertà di amare è sacra“. Per il segretario del Carroccio “se dal ddl Zan togliamo l’ideologia, il coinvolgimento dei bambini e l’attacco alla libertà di pensiero, intervenendo sugli articoli 1, 4 e 7, finalmente si smette di litigare e si approva una norma di protezione e civiltà. Se il Pd invece – ha prosegueto Salvini – rifiuterà ascolto e dialogo, invocati anche da tante associazioni e movimenti di gay, lesbiche e femministe, si assumerà la responsabilità di affossare questa legge. A me non interessa litigare, io lavoro per risolvere i problemi e proteggere gli italiani”.