Come favorire la nascita dei distretti industriali
8 Giugno 2021Le ‘‘tre fonti della localizzazione’’, individuate da Marshall, riprese da Krugman e di fatto assai somiglianti alle quattro determinanti della capacità competitiva presenti nel diamante di Porter, sono sostanzialmente ancora oggi le forze che possono determinare la nascita e lo sviluppo dei distretti industriali. In sintesi, le principali condizioni neor la nascita di un distretto possono essere considerate le seguenti:
1) Disponibilità di risorse e fattori produttivi.
In molti casi la diversa azione di fattori produttivi consente di spiegare i percorsi di sviluppi ambientali sono la base per la nascita di distretti basati sul turismo differenziati di regioni e territori. La risorse climatiche, paesaggisti e ambientali sono la base per la produzione agroalimentare. Lo stesso si può dire per le risorse del sottosuolo: basti pensare al distretto del marmo di Carrara: a quello delle ceramiche di Sassuolo, sorto grazie all’abbondanza di argilla; della lana di Biella, favorito dalla disponibilità di acqua e quindi di energia idroelettrica. ll fattore produttivo ovunque disponibile, fondamentale per lo sviluppo dei distretti, è comunque il capitale umano. Spesso la nascita dei principali distretti italiani è stata possibile per l’esistenza sul territorio di una pregressa tradizione artigianale e manifatturiera come, per esempio, la lavorazione del truciolo a Carpi e quella degli stracci a Prato, divenuti entrambi importanti distretti tessili;
2) Utilizzo di un’adeguata tecnologia.
La disponibilità di tecnologie innovative può essere un elemento decisivo per lo sviluppo economico di una regione. Può accadere che imprese già esistenti introducano nuove tecnologie, con ricadute positive sul territorio (cosiddetti effetti spillover, cioè effetti di traboccamento), determinando così una crescita economica estesa a tutta l’area. Una spinta tecnologica importante si può verificare anche quado i centri di ricerca e universitari della regione producono nuove conoscenze, che vengono poi incorporate in nuovi prodotti o nuovi processi da parte delle imprese del territorio;
3) Nascita di nuove imprese motrici o avvio di nuove produzioni da parte di imprese esistenti.
L’impresa motrice può essere un’impresa già esistente o può nascere con il distretto; può essere un’impresa esterna o locale. Le imprese motrici possono generare la nascita di un distretto attraverso varie modalità. Un primo canale è la nascita di loro fornitori per realizzare fasi del processo produttivo, che prima erano interne all’impresa. Un altro canale è la formazione di capitale umano, verso la diffusione nel territorio di una cultura d’impresa, basata su conoscenze tecniche, manageriali e finanziarie. Le imprese motrici possono anche determinare spin-off dirigenti, tecnici e operai specializzati possono in seguito mettersi in proprio, dando vita a nuove attività produttive. In alcuni casi le grandi imprese multinazionali, che sono protagoniste della globalizzazione, contribuiscono anche al processo di azione dei distretti industriali. In alcuni settori, come quelli dei prodotti farmaceutici e delle apparecchiature biomedicali, le decisioni delle multinazionali in materia di localizzazione stanno portando:
1) Maggiore concentrazione territoriale delle attività produttive: Un esempio è costituito dal distretto di Mirandola;
2) Presenza di un livello di domanda in grado di assorbire la produzione.
Un distretto nasce tanto più facilmente quanto più è vasta domanda locale, il decollo di tanti distretti italiani, anche con produzioni tradizionali e bassa tecnologia, e infatti avvenuto negli anni Sessanta in una fase di eccezionale crescita del reddito. In altri casi è possibile puntare direttamente sulla domanda estera, orientandosi verso le aree nelle quali non ci sono ancora concorrenti. Molti distretti italiani si sono sviluppati in questo modo, grazie al ruolo assunto da intermediari nordeuropei, i cosiddetti buyer, che ben conoscevano la domanda dei loro Paesi e la capacità di soddisfarla in modo continuativo da parte delle imprese italiane; caratteristiche del contesto locale. Le caratteristiche economiche, socioculturali e politiche della regione possono avere un ruolo importante nello sviluppo del distretto. La politica dei governi locali può favorire la coesione sociale, stimolare l’imprenditorialità, attribuire un ruolo sociale importante alla figura dell’imprenditore. Un distretto nasce e si sviluppa se ci sono istituzioni ben funzionanti, in grado di garantire, oltre ai servizi e alle necessarie infrastrutture, condizioni di sicurezza e di legalità. Questi elementi sono stati determinanti per favorire lo sviluppo dei distretti del Centro-Nord-Est italiano.
Bibliografia:
1) Beniamino Quintieri I distretti industriali dal locale al globale, Rubbettino 2006
2) Annalisa Caloffi, Marco Bellandi I nuovi distretti industriali. Rapporto di Artimino sullo sviluppo locale 2012-2013. Il mulino Rosso, 2014.