Produzione energia rinnovabile: i capoluoghi del centro-sud arrancano

Produzione energia rinnovabile: i capoluoghi del centro-sud arrancano

6 Maggio 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Produrre e consumare energia da fonti rinnovabili è una pratica sempre più incoraggiata dall’Unione europea. Da un lato, per i benefici ambientali derivanti dalla riduzione delle emissioni di gas serra. Dall’altro, per l’obiettivo a lungo termine di conseguire una maggiore indipendenza energetica a livello comunitario e nazionale.

L’Italia ha fatto importanti passi avanti fatti in questa direzione, tanto da aver superato già nel 2014 l’obiettivo nazionale prefissato per il 2020, cioè una quota di energia rinnovabile pari al 17% del consumo energetico totale. Nel 2019 era 18,2%.

A seconda però della densità abitativa, del numero di abitazioni, di mezzi di trasporto, di luoghi di lavoro, ogni parte del territorio ha un consumo di quantità di energia propria. A livello locale sono sicuramente le città, i centri urbani, a richiedere e a consumare i maggiori quantitativi di energia. Confrontando il livello di consumo di energia elettrica del comune con quello della provincia di cui è capoluogo, è evidente in molti casi la sproporzione. Con la maggior parte dei capoluoghi che consuma oltre 1/5 dell’energia elettrica consumata dall’intera provincia.

Elaborazione openpolis su dati Istat  (ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2021).

Sia a nord che al centro che al sud Italia, la quasi totalità dei capoluoghi di provincia produce energia elettrica da fonte solare fotovoltaica in impianti di proprietà comunale. Ciò non stupisce, considerando che impiantare pannelli solari è un’operazione presumibilmente più semplice rispetto ad esempio a costruire una diga per ricavare energia idroelettrica. Inoltre, l’energia solare è usufruibile in modo trasversale nel nostro paese, da nord a sud, dalle montagne alla pianura. Al contrario dell’energia ricavata dal vento, per la quale è necessaria una determinata conformazione geologica che si presti all’installazione delle pale eoliche.

I capoluoghi che non producono energia elettrica da fonte solare fotovoltaica sono 7 su 109. Si tratta di Como, Viterbo, Isernia, Trani, Lecce, Crotone e Trapani. Il centro-sud è quindi in evidente ritardo. Le stesse città risultano non produrre energia da nessun’altra fonte rinnovabile, né idroelettrica né eolica. Nel caso della prima, va sottolineato che sono solo 8 le città che la producono, di cui 4 sono capoluoghi di province del nord Italia (Genova, Bergamo, Mantova e Vicenza), 3 del centro (Massa, Terni e Roma) e 1 del sud (Napoli). Numeri ancora più bassi per quanto riguarda l’energia eolica, prodotta solo da 2 comuni capoluogo del nord (Genova e Savona), 1 del centro (Pisa) e nessuno del sud.

Di Francesco Mazzariello

fonte: Openpolis