Hanami: l’arte di guardare la bellezza dei fiori di ciliegio

Hanami: l’arte di guardare la bellezza dei fiori di ciliegio

15 Aprile 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Ci sono parole che racchiudono concetti molto ampi, talvolta dal significato complesso, accade spesso nelle lingue orientali che riescono ad imprigionare un’idea, una storia, un’arte in una singola e breve parola. Hanami, ad esempio significa “guardare la bellezza dei fiori”;  è una parola giapponese e fa riferimento in particolare all’arte del saper godere della fioritura dei ciliegi che in lingua si chiamano Sakura.

In Giappone ogni anno i signori della primavera sono gli alberi di ciliegio che crescono spontaneamente in alcune zone collinari principalmente tra le regioni meridionali e raccolgono milioni di turisti e visitatori, determinando veri e propri flussi migratori tra le regioni interne dello Stato, oltre ad attirare l’attenzione dei curiosi di tutti il mondo.

La fioritura dei ciliegi stabilisce un momento ben preciso nella cultura popolare orientale, è il momento che scandisce l’inizio della rinascita, dell’esplosione della bellezza e al contempo della caducità della vita. I fiori di ciliegio impiegano un intero anno prima di sbocciare e nell’attimoin cui si aprono è già arrivato il momento della loro fine, non appena nascono si scoprono immediatamente fragili eppure, ciononostante, sono di una bellezza incontestabile. La vita dei fiori di ciliegio è così breve e intensa che merita di essere vissuta, ecco perché esiste un termine che addirittura descrive un’azione banale come quella di guardare i fiori, per ricordarci che la bellezza risiede nella perfezione della natura, e sta a noi saperne godere, anche se l’apice del suo splendore dura solo un giorno, è proprio quel giorno che non ci dobbiamo perdere.

Uomo e natura sono il connubio su cui si basa la filosofia orientale, l’uomo non è inteso come un estraneo, ma anzi egli prende parte di un disegno ben più grande e articolato che è quello della natura stessa, tutto ciò che sulla terra accade diventa un momento di riflessione per l’uomo. La natura, con il passare delle stagioni, scandisce il tempo e l’uomo ha la possibilità di godere della sua evoluzione giorno per giorno attraverso i suoi fiori, i suoi frutti, grazie alla sua luce e alle sue notti di luna piena o con le nubi gonfie d’acqua. Il caposaldo della filosofia orientale è il rispetto che si ha verso gli spazi, gli animali, verso gli oggetti, insomma nei confronti di tutto quello che abita il mondo.

Ecco perché i protagonisti indiscussi della primavera sono i ciliegi, perché le loro radici profonde sono nutrite dal rispetto dell’uomo, perché sono alberi secolari, nati ben prima degli uomini che li guardano dal basso seduti sui loro teli da pic nic. L’Hanami rappresenta un momento di profonda fusione con il tempo, creando quell’armonia che solo la neve di petali appena rosati riesce ad offrire quando si posa sulle strade, sui prati e sulla superficie dei fiumi.

Hanami, dunque, non è solo “guardare la bellezza dei fiori” ma racchiude l’arte di saper godere della meraviglia che solo la natura riesce ad offrire e, se questo vuol dire attendere un intero anno, allora si è pronti ad aspettare, pur di vivere lo sbocciare di una vita nuova, potente e delicata.

Di Maria Carmela Mandolfino