L’8 marzo è la Festa delle donne

L’8 marzo è la Festa delle donne

8 Marzo 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna. L’idea nasce nel febbraio 1909 negli Stati Uniti d’America, dalla spinta del Partito socialista americano. La proposta viene raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen un anno dopo, nel 1910, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste. La svolta decisiva avviene a San Pietroburgo l’8 marzo 1917, durante uno sciopero di donne che chiedono la fine della guerra: i cosacchi incaricati di dare una lezione alle manifestanti risposero debolmente, e questo incoraggiò ulteriori manifestazioni, che contribuirono al tracollo dell’impero zarista. E arriviamo così al 14 giugno 1921, quando a Mosca si tiene la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste e si decide che l’8 marzo sarebbe stato da lì in avanti la “Giornata internazionale dell’operaia”.

Ma oltre i cenni storici: perché è importante, come spesso accade con le celebrazioni, portare l’importanza del loro significato nella vita di tutti i giorni? Come detto, la giornata nacque come una data da destinare alle operaie. Cosa dicono oggi i numeri sull’inclusione femminile sul lavoro durante la pandemia? Le Nazioni Unite hanno pubblicato un report dal titolo molto significativo: The Impact of COVID-19 on Women.  Il tema della gender equality è il numero 5, dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, o SDGs) indicati dalle Nazioni Unite, e l’emergenza generata dal Covid-19 ci ha fatto capire che siamo ancora ben lontani dal centrarlo. La pandemia ha infatti ingigantito le disparità già esistenti, compromettendo i progressi fatti negli ultimi anni. L’impatto economico del virus è stato pesante, e secondo le Nazioni Unite le donne potrebbero soffrirne molto di più. Prima di tutto perché ci sono molte meno donne che lavorano: il 94% degli uomini tra i 25 e i 54 anni ha un’occupazione, contro il 63% delle donne nella medesima fascia di età. Quando lavorano, queste ultime hanno uno stipendio minore. Gli ultimi dati Eurostat sulla disparità salariale tra uomo e donna, infatti, fotografano uno scenario, in Europa, che vede una differenza media nello stipendio del 15%, seppure in costante diminuzione negli ultimi anni.

C’è poi un altro tema: la violenza sulle donne. È cronaca recente la storia di una donna che, simulando l’ordinazione di una pizza, ha chiamato le forze dell’ordine chiedendone l’aiuto. A fine ottobre l’Istat ha pubblicato dei dati per segnalare come sia aumentata la portata della violenza di genere in Italia dopo i lunghi periodi trascorsi in casa a causa della pandemia, utilizzando le rilevazioni sulle chiamate al numero 1522, coordinato dal Dipartimento per le pari opportunità. Questo servizio, attivo dal 2006, è un importante indicatore. Tra marzo e giugno 2020, le chiamate valide al numero antiviolenza 1522 hanno segnato un aumento di circa il 120% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da quasi 7 mila a oltre 15.200. Un aumento di circa il 72% è stato registrato anche nel periodo che va da marzo a ottobre scorso.

“La situazione femminile si fa critica anche dal punto di vista sanitario. L’Inail ha messo in luce, in un recente studio, che quasi il 70 per cento dei contagi denunciati sui posti di lavoro riguarda le donne. Le categorie professionali più colpite come contagi riguardano soprattutto il settore sanitario. È dunque doveroso che la Repubblica rivolga un pensiero di forte gratitudine alle tante donne che da ormai un anno si stanno impegnando negli ospedali, nei laboratori, nelle zone rosse per contrastare la diffusione del coronavirus. Esse lavorano in condizioni difficili, con competenza e abnegazione, con spirito di sacrificio e con la loro caratteristica capacità di sopportare grandi carichi di lavoro. A loro, in special modo, desidero dedicare questa importante giornata”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione al Quirinale della Giornata internazionale della donna.

Con la speranza che la rinascita post-Covid-19 le veda coinvolte il più possibile, auguriamo alle nostre lettrici e a tutte le donne di trascorrere una splendida giornata, porgendo loro virtualmente una tradizionale mimosa.

Di Francesco Mazzariello