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Decreto Ristori bis: c’è il fondo per il terzo settore
9 Novembre 2020Dopo qualche ritardo, nella notte fra venerdì e sabato è stato approvato il decreto Ristori bis, che va a destinare altre risorse a sostegno delle attività economiche in zona arancione e rossa. La cifra complessiva è di 2,8 miliardi.
C’è anche il rinvio delle scadenze fiscali di novembre per gli autonomi. Per chi ha l’attività ferma sono sospesi ritenute alla fonte e pagamenti IVA per il mese di novembre, per le attività nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre e per quelle nelle zone arancioni e rosse la sospensione vale anche per dicembre. Solo nelle zone rosse i contribuenti a cui si applicano gli Indici sintetici di affidabilità (Isa) si vedono rinviare il secondo acconto Ires e Irap, che avrebbero dovuto versare a novembre: il pagamento è prorogato al 30 aprile 2021. È prevista la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto Ristori attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.
Per i genitori di ragazzi in seconda e terza media residenti nelle aree in cui è prevista la sospensione delle attività scolastiche in presenza viene rinnovato il bonus baby sitter da €1.000 e, nel caso in cui siano lavoratori dipendenti e non possano fare smart working, il congedo straordinario con indennità pari al 50% della retribuzione mensile.
Con un fondo straordinario viene previsto un sostegno in favore dei soggetti del terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto. “Il dialogo con il Governo degli ultimi giorni ha portato ad un primo importante risultato. Nel nuovo decreto Ristori infatti è stato istituito un nuovo fondo a sostegno delle organizzazioni di Terzo settore che non svolgono attività di impresa e quindi per le migliaia di associazioni che stanno incontrando grandi difficoltà dato il blocco delle attività determinato dai decreti sull’emergenza sanitaria”. È quanto annunciato dalla portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, Claudia Fiaschi. “Nello specifico – spiega Fiaschi – sono stati finalmente inseriti nella platea dei beneficiari delle misure di sostegno anche le associazioni e i circoli, inizialmente esclusi perché non in possesso di Partita Iva. Si tratta però di un fondo con una dotazione finanziaria probabilmente insufficiente e che chiederemo venga rafforzato. Siamo fiduciosi che il confronto costruttivo avuto con il governo sulle nuove misure possa proseguire nelle prossime settimane”, conclude Fiaschi. Il fondo ammonta a 70 milioni e “rappresenta una decisione doverosa da parte del Governo e viene incontro a quanto abbiamo chiesto da subito come Italia Viva raccogliendo le istanze degli enti. Sarebbe stato davvero inspiegabile escludere dai contributi a fondo perduto i moltissimi enti del terzo settore, che svolgono da sempre una molteplicità di attività di interesse generale, e oggi sono più che mai rilevanti per la coesione sociale”, dice Maria Chiara Gadda, deputata di Italia Viva.
Viene inoltre previsto l’arruolamento a tempo determinato di 100 fra medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 fra medici e infermieri a potenziamento dell’Inail. Le risorse del fondo per il trasporto pubblico locale è incrementata di 300 milioni di euro per il 2021, di cui 100 possono essere utilizzati anche per servizi aggiuntivi destinati anche agli studenti.
BISOGNO, FONDAZIONE PICENTIA : «LAVORO SINERGICO PER SCONFIGGERE L’EMERGENZA COVID-19»
Il commento del presidente della Fondazione Picentia, Giuseppe Bisogno sui fondi destinati al Terzo Settore del Decreto Ristori:
«Il Terzo Settore è indispensabile per le nostre comunità e, soprattutto nei prossimi mesi, sarà ancora più fondamentale per la ripartenza del Paese. Credo, tuttavia, che le istituzioni e la politica debbano sostenere il mondo del Terzo settore per quello che realmente rappresenta e per la capacità nell’interpretare i bisogni delle comunità e dei territori. Solo insieme, nell’ottica di un lavoro sinergico, sarà possibile vincere la sfida rappresentata dall’emergenza Covid-19»