Ristorazione: in arrivo bonus a fondo perduto
20 Ottobre 2020La Conferenza Stato Regioni del 16 ottobre 2020 ha approvato un decreto (in arrivo) che conterrà il “Bonus ristoranti”, un contributo a fondo perduto.
Il bonus andrà da 1.000 a 10.000 euro, e sarà destinato a ristoranti, mense, agriturismi, alberghi e titolari di partita IVA che effettuano catering continuativi su base contrattuale e per eventi. L’importo riconosciuto dovrà essere utilizzato per l’acquisto di prodotti agroalimentari e vitivinicoli anche Dop e Igp. Secondo le anticipazioni la richiesta dovrà essere inoltrata tramite un portale appositamente predisposto da Poste Italiane o fisicamente presso gli sportelli sul territorio.
Il pagamento verrà effettuato per il 90% come anticipo rispetto a quanto indicato in domanda e successivamente, dopo la presentazione delle quietanze di pagamento, verrà corrisposto il restante 10%.
Viene esteso il range di beneficiari del bonus a fondo perduto. I 600 milioni di euro stanziati saranno destinati alle imprese registrate con i seguenti codici ATECO prevalenti:
• 56.10.11 (ristorazione con somministrazione),
• 56.29.10 (mense),
• 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale),
• 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole),
• 56.21.00 (catering per eventi, banqueting),
• limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, 55.10.00 (alberghi).
Sarà possibile richiedere il versamento sempre dimostrando un calo di fatturato, parametro primario da considerare. Sarà necessario verificare che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019. Per i soggetti che hanno avviato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2019 non valgono i limiti di fatturato indicati nel periodo precedente. La legge di conversione del decreto agosto ha inoltre inasprito la disciplina sanzionatoria prevista nel caso di indebita fruizione del contributo a fondo perduto.
Salvo che il fatto costituisca reato, l’indebita percezione del contributo, oltre a comportare il recupero dello stesso, è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria pari al doppio del contributo non spettante.