In aumento ricoveri nel Centro e nel Sud

In aumento ricoveri nel Centro e nel Sud

18 Settembre 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

In aumento i ricoveri per Covid-19. Analizzando l’andamento dei pazienti ricoverati sui positivi, si registra un incremento maggiore nelle regioni del Centro (8,55%) e del Sud (8,52%) rispetto alle regioni del Nord (4,38%). In Valle d’Aosta la percentuale di ricoverati sui positivi cresce rispetto alla settimana scorsa, mentre in Piemonte avviene il contrario. Si segnala un andamento pressoché stabile nella Regione Lombardia. Nelle regioni del Centro si registra un andamento in aumento in Abruzzo, Lazio, Molise e Umbria. Nelle Marche l’indicatore subisce una lieve variazione in diminuzione durante l’ultima settimana. L’andamento generale è in aumento nella quasi totalità delle regioni del Sud e delle Isole. La Sardegna registra un aumento considerevole di ricoverati nell’ultima settimana. Per quanto riguarda le terapie intensive, l’Umbria rappresenta la regione che attualmente registra il rapporto più elevato tra ricoverati in terapia intensiva sui ricoverati totali (20,69%) seguita dalla Sardegna (17,31%).

In media, in Italia, l’8,30% dei ricoverati per Covid-19 ricorre al setting assistenziale della terapia intensiva. E’ quanto emerge dalla ventesima puntata dell’Instant Report Covid-19 L’Instant Report – https://altems.unicatt.it/altems-COVID-19 – è una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. Il gruppo di lavoro dell’Università Cattolica è coordinato da Americo Cicchetti. In merito agli aspetti epidemiologici “si confermano – si legge nel report – le differenze importanti in termini di incidenza della diffusione del Covid-19 nelle diverse Regioni che proseguono anche nella Fase 2”. I dati (al 15 settembre) mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (n = 39.712) sulla popolazione nazionale e’ pari allo 0,07% (in crescita rispetto ai dati del 08/09). La percentuale di casi (n= 289.990) sulla popolazione italiana e’ in sensibile aumento, passando dallo 0,46% allo 0,48%. Il primato per la prevalenza periodale sulla popolazione si registra in Lombardia e nella P.A. di Trento (1,02%), seguita da Valle d’Aosta (1,01%) ma e’ in Emilia-Romagna, in Lombardia, nella P.A. di Trento, nel Lazio e in Sardegna che oggi abbiamo la maggiore prevalenza puntuale di positivi (0,09%), con valori in leggero aumento nelle altre regioni, e con un media nazionale pari a 0,07%.

Per quanto riguarda la ricerca del virus attraverso i tamponi, il trend nazionale sul tasso dei tamponi effettuati (per 1000 abitanti) e’ in diminuzione dalla scorsa settimana, e pari a 9,62 tamponi per 1000 abitanti (la settimana scorsa il tasso era di quasi 11). La Protezione Civile a partire dal 25 giugno fornisce quotidianamente nuovi dati sulla modalità di identificazione dei nuovi casi: da sospetto diagnostico e da attività di screening. Nella maggior parte delle Regioni solo una minoranza dei casi accertati di Covid-19 risulta diagnosticata a partire dai test di screening. La Puglia registra il valore più basso nella percentuale di casi totali diagnosticati a partire dal sospetto clinico (33%). Nella maggior parte delle Regioni la quasi totalità dei casi accertati di Covid-19 risulta diagnosticata a partire dal sospetto clinico.