È morto Sergio Zavoli, padre del gionalismo d’inchiesta

È morto Sergio Zavoli, padre del gionalismo d’inchiesta

5 Agosto 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Si spegne una luce vivida del giornalismo italiano. Ci ha lasciato a 96 anni Sergio Zavoli.

Radiocronista, popolare volto della tv e penna storica del giornalismo, fu direttore del Gr1 (1976-1980), presidente della Rai (1980-1986), presidente della Commissione di Vigilanza (2009-2013). Noto per essere stato ideatore di trasmissioni di successo come TV7, AZ, Controcampo, Processo alla tappa e La notte della Repubblica, nacque a Ravenna il 21 settembre 1923.
La sua vita ha visto anche un’importante parentesi politica: nel 2001 viene eletto al Senato nelle fila dei Democratici di Sinistra, nel 2006 con l’Ulivo, nel 2008 e nel 2013 col Partito Democratico, prima di lasciare nel 2018, quando decise di non ricandidarsi. Fu anche presidente della Scuola di Giornalismo dell’Universita’ degli Studi di Salerno.

Ha scritto saggi come Viaggio intorno all’uomo (1969), Nascita di una dittatura (1973), La notte della Repubblica (1992), legati a sue trasmissioni televisive di successo. Ha pubblicato anche Dieci anni della nostra vita: 1935-1945 (1960); Altri vent’anni della nostra vita: 1945-65 (1965); Figli del labirinto (1974); Socialista di Dio (1981); Romanza (1987); Di questo passo (1993); Un cauto guardare (1995); Dossier cancro (1999); Il dolore inutile (2002); Diario di un cronista (2002); La questione: eclissi di Dio e della storia (2007). Nel 2011 ha pubblicato il libro autobiografico Il ragazzo che io fui; la sua sterminata produzione ha coinvolto anche la poesia. Tra i programmi televisivi: Viaggio nel sud (1992); Nostra padrona televisione (1994); Credere, non credere (1995), dal quale è stato tratto un volume (1997).

Giocò un ruolo chiave nel giornalismo d’inchiesta durante la stagione terroristica. A tal proposito, si ricorda l’intervista al brigatista Franco Bonisoli, documento inestimabile del giornalismo d’inchiesta.

Domani sarà allestita la camera ardente, probabilmente in Senato; poi la salma sarà tumulata a Rimini.

Di Francesco Mazzariello