Covid-19, troppi contagi: Speranza sospende voli dal Bangladesh

Covid-19, troppi contagi: Speranza sospende voli dal Bangladesh

8 Luglio 2020 0 Di Alessandro Mazzaro

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha ordinato la sospensione dei voli in arrivo dal Bangladesh a seguito del numero significativo di casi positivi al Covid-19 riscontrati sull’ultimo volo arrivato a Roma.

In accordo con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è stata disposta una sospensione valida per una settimana durante la quale si lavorerà a nuove misure cautelative per gli arrivi extra Schengen ed extra Ue.

«La quarantena per chi viene da Paesi extra UE ed extra Schengen è già prevista ed è confermata. Ma dopo tutti i sacrifici fatti non possiamo permetterci di importare contagi dall’estero. Meglio continuare a seguire la linea della massima prudenza» ha scritto Speranza su Facebook.

A prevedere già isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per chiunque arrivi da Paesi extra Ue ed extra Schengen è l’ordinanza del ministro della Salute del 30 giugno 2020. “La misura – fa notare il ministero della Salute- si applica nel nostro Paese anche ai cittadini dei 14 Paesi individuati dall’Ue nella “lista verde”, da e per i quali ci si può muovere liberamente dal 1° luglio”.

IL REPORT DI COLDIRETTI

Sono oltre 5500 i lavoratori agricoli provenienti dal Bangladesh impegnati nelle campagne italiane prima dell’emergenza coronavirus. È il risultato di un’analisi della Coldiretti in riferimento alla decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, di sospendere per una settimana i voli in arrivo dal Bangladesh a seguito del numero significativo di casi positivi al Covid-19 sul volo da Dacca.

«Gli arrivi di braccianti extracomunitari» evidenzia Coldiretti «sono stati fortemente contenuti dal mantenimento all’ingresso in Italia dell’isolamento fiduciario e della sorveglianza sanitaria nonostante l’apertura delle frontiere Ue dal primo luglio. In questo contesto particolarmente importante è stato il via libera dal 15 giugno a circa 150mila lavoratori stagionali comunitari regolari necessari per salvare i raccolti nazionali nelle campagne. La comunità di lavoratori agricoli stranieri più presente in Italia» prosegue Coldiretti «è quella rumena con 107591 occupati ma tra gli europei ci sono tra gli altri anche polacchi (13134) e bulgari (11261). Numeri che contribuiscono a colmare il gap attuale dopo che su sollecitazione della Coldiretti sono già stati prorogati fino al 31/12 i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza ed è stato ottenuto nel decreto Cura Italia che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro né subordinato né autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito.
Sono però anche necessari» conclude la Coldiretti «un piano per la formazione professionale e una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università sono chiuse e molte attività economiche sono rallentate con tanti lavoratori sono in cassa integrazione».