Ritardi cassa integrazione, l’Inps: «Risolveremo entro domani»
11 Giugno 2020Sono oltre 400 mila le domande per la cassa integrazione che non hanno ricevuto risposta. Il presidente Inps Pasquale Tridico ha promesso che entro venerdì 12 giugno, tutte le richieste verranno accolte e i fondi distribuiti.
Erano stati previsti circa 8 milioni di potenziali beneficiari, e d essere stati raggiunti sono stati poco più di 7,5 milioni. Il punto è che oltre la metà sono stati raggiunti dalle aziende. All’inizio della settimana, i beneficiari in attesa risultavano essere 419.670, da sommare ai 400 mila di cui l’Inps non conosce i dati (poiché ancora non forniti dalle aziende), per un complessivo di quasi 830 mila esclusi.
Per capire ancora meglio la questione è necessario prestare attenzione alle risorse prenotate dalle aziende, che a giugno corrispondevano a 8.410.149 lavoratori. Escludendo i 7.580.347 già pagati e i 419 mila che entro domani dovrebbero ottenere la cassa integrazione, si contano ancora 410 mila possibili richiedenti.
Le domande diventano effettive dopo l’invio del modello per i pagamenti diretti dell’inps (sr41) o la denuncia mensile Uniemens. L’Inps ha comunicato di aver ricevuto solo 1.316.176, di cui 1.165.625 pagati, raggiungendo in tutto 3.249.249. A 4.331.098 lavoratori i pagamenti sono stati anticipati dalle aziende con conguaglio Inps.
«I lavoratori pagati direttamente dall’Inps sono meno della metà, ovvero circa il 40% del totale. La maggior parte delle aziende che hanno pagato la cassa integrazione tornerà in pareggio con il meccanismo dei conguagli entro il mese di luglio, o al più tardi ad agosto, mentre questo mese le imprese dovranno accontentarsi di recuperare il 35% delle risorse spese» ha spiegato Antonio Brambilla, direttore del Centro studi Itinerari previdenziali, in un’intervista al Messaggero.