Gli italiani durante il lockdown: il rapporto Istat
6 Giugno 2020Il lungo periodo di quarantena obbligata ha travolto in pieno l’ordinarietà, costringendo tutti a reinventarne un’altra più o meno stabile. L’Istat ci restituisce oggi «uno sguardo complessivo su come i cittadini hanno utilizzato il loro tempo in un giorno medio della Fase 1».
Tralasciando le attività fisiologiche (mangiare, dormire, bere, …) quasi la totalità della popolazione è riuscita a dedicarsi ad attività di tempo libero (98,3%). Il 76,9% ha svolto lavoro familiare (pulizia della casa, cura dei conviventi, ecc.). Soltanto il 28% è uscito per vari motivi (passeggiata, andare a lavoro, a fare la spesa). Ha lavorato il 16,7% della popolazione e studiato l’8% (quota che sale al 61,9% tra gli studenti di 18 anni e più). Un terzo dei cittadini si è svegliato più tardi rispetto a prima del lockdown e un quinto ha dormito di più.
È parso evidente, a chi frequenta abitualmente i social, che l’attività praticata maggiormente sia stata quella culinaria. Di fatti la preparazione dei pasti ha coinvolto il 63,6% dei cittadini (l’82,9% delle donne, il 42,9% degli uomini).
L’attività che più frequentemente delle altre ha fatto registrare un incremento del tempo dedicato abitualmente è stata la cura dei figli, in particolare per il 67,2% di coloro che l’hanno svolta, mentre per il restante 29,5% non ci sono state variazioni.
Infine, il 62,9% è la quota di persone che si sono tenuti in contatto (fra telefonate e videochiamate) coi propri parenti, il 62,6% ha letto libri, riviste, quotidiani o altro, e il 22,7% ha praticato attività fisica o sportiva.