Mascherine prodotte nelle carceri: c’è anche Salerno
26 Maggio 2020C’è anche il carcere di Salerno tra le tre sedi penitenziarie individuate per la realizzazione di mascherine che rientra nell’ambito dell’accordo tra il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il commissario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri.
L’intesa, che verrà sottoscritta oggi 26 maggio, prevede la realizzazione di 800mila mascherine protettive al giorno in 3 stabilimenti produttivi in altrettante sedi penitenziarie (Milano Bollate, Salerno e Roma Polo Rebibbia-Sadav), con 320 detenuti al lavoro e 8 macchinari tecnologicamente avanzati.
La produzione servirà a soddisfare prioritariamente il fabbisogno di mascherine in dotazione al personale che opera negli istituti penitenziari su tutto il territorio nazionale e ai detenuti in base alle indicazioni delle autorità sanitarie. Inoltre consentirà di mettere a disposizione della Protezione Civile l’abbondante parte residua, per essere distribuita alle altre amministrazioni impegnate a fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Le prime due macchine acquistate in Cina dalla struttura del Commissario Straordinario e concesse a titolo gratuito all’Amministrazione Penitenziaria sono già nella Casa circondariale di Milano Bollate. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 15, saranno presentate alla stampa dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralia, e dal responsabile del team ‘Riconversione Incentivi’ del Commissario per l’emergenza Covid-19, Ernesto Somma.