Storie di resilienza: il «SognoAttivo» di due fratelli

Storie di resilienza: il «SognoAttivo» di due fratelli

19 Maggio 2020 0 Di Arianna Bruno

Un sogno da realizzare, un lavoro di preparazione faticoso ma soprattutto un amore incondizionato nei confronti di un fratello. È così che si riassume la storia di SognoAttivo, un progetto che ha il sapore di una resilienza alla vita che, anche se dura, non può togliere la bellezza di sognare.

L’idea nasce da Dario Leo, giovane della provincia di Salerno che come tanti ha trascorso gli ultimi due mesi di quarantena con il pensiero rivolto ad una persona per lui speciale: suo fratello Franco, 51 anni appena compiuti, affetto da tetraparesi spastica dalla nascita. Durante l’emergenza, nonostante tutto, Dario gli è stato vicino e lo ha assistito nel modo in cui solo un fratello può fare: sorrisi, abbracci, chiacchiere. Ma col trascorrere dei giorni si è accorto che qualcosa non andava. Perché Franco la quarantena l’ha sofferta più di chiunque altro, chiuso tra quattro mura che non gli hanno permesso di sorridere come forse avrebbe voluto. Ed è così che Dario ha deciso di coinvolgere quante più persone possibili per permettere al fratello di realizzare il suo sogno più grande: correre. «Non voglio vivere con il rimpianto del “se avessi provato, se mi fossi impegnato” – racconta – perciò mi sono rimboccato le maniche per prepararmi a realizzare il desiderio più grande di Franco. Gli permetterò di viaggiare, di prendere l’aereo e di correre con le mie gambe». Dario si è fatto una promessa: spingerà la carrozzina di suo fratello per 42 km alla maratona di New York il prossimo novembre 2021. E lo farà con l’appoggio di chi, in queste ultime settimane, ha deciso di dargli una mano e supportarlo a distanza. Sono migliaia, infatti, le persone che hanno accolto con commozione l’iniziativa che Dario sta raccontando giorno per giorno sulla pagina Facebook di SognoAttivo.

La strada per New York è lunga e ci vorrà un anno e mezzo di preparazione atletica per poter reggere la maratona. Ma Dario non ha paura ed è pronto ad impegnarsi per portare avanti il progetto: sta già da tempo seguendo un programma, seguito da professionisti che lo aiuteranno ad essere pronto per il grande giorno e che hanno accettato, come lui, questa ambiziosa sfida. Tra questi c’è Paola Buoninfante, nutrizionista che lo accompagnerà durante tutto il percorso di preparazione. «Non sarà semplice: gli allenamenti sono complicati e per raggiungere questo obiettivo dovrò impegnarmi molto. Ma ce la farò: spingerò la carrozzina di Franco per tutti i 42 km e raggiungeremo il traguardo insieme. Sono convinto che se si desidera davvero qualcosa la si ottiene». Per realizzare il sogno di suo fratello Dario avvierà presto una raccolta fondi e fonderà un’associazione:«Sarà questo il modo per rendere questo desiderio non solo di Franco, non solo mio: di tutti». Quel giorno, quando correrà, sarà soprattutto una cosa a dargli forza: la convinzione di aver acceso le speranze di Franco e di tanti che, come lui, hanno un «SognoAttivo» nel cassetto.

 

di Arianna Bruno

(4-continua)