
Covid-19, come reagiscono le borse alla fase 2?
19 Maggio 2020Sono passati circa due mesi dall’inizio della pandemia e ora, come evidenziato dagli analisti di Marzotto Investment House, si possono fare dei ragionamenti su come si sono comportati gli indici azionari e su cosa potremmo attenderci nei prossimi mesi.
Tra gli investitori prevale ‘’l’ottimismo per la fase 2’’se i contagi continuano a scendere quasi sicuramente le Borse avranno segno positivo. Per avere una giusta valutazione circa l’andamento delle Borse nella fase 2, si stanno valutando anche i giudizi delle agenzie di rating che lo scorso venerdì hanno risparmiato l’Italia da ulteriori bocciature. La Banca popolare cinese ha annunciato nel frattempo nuove misure a sostegno dell’economia.
La scorsa settimana è stata positiva per le Borse, tutte in risalita e, soprattutto per Wall Street dove il Nasdaq ha recuperato quasi tre quarti delle perdite, tornando ai livelli di inizio 2020. Una performance importante, soprattutto alla luce del tasso di disoccupazione Usa, arrivato venerdì al livello record del 14,7%. Il differenziale tra Btp e Bund apre in leggero calo, a 234 punti base, contro i 235 punti della chiusura di venerdì, con tassi dei decennali all’1,87%. Le decisioni delle agenzie di rating, che non hanno declassato l’Italia, non sembrano avere effetti sullo spread all’apertura dei mercati. Anche la Borsa di Tokyo segna un rialzo e torna a quota 20.000 nella prima seduta della settimana, sostenuta dai segnali di apertura del governo di Tokyo al graduale avviamento delle attività commerciali in gran parte delle prefetture dell’arcipelago e alla progressiva ripresa dell’economia.
L’indice Nikkei segna un aumento dello 0,68% a quota 20.316,92, aggiungendo 137 punti. Sul mercato valutario lo yen si indebolisce al cambio con il dollaro a 106,90 e sull’euro a 115,80. Lo scorso mese poi è stato decisamente positivo, non solo per Piazza Affari, ma per tutte le borse: “dai minimi di marzo il recupero è in media superiore al 30% per le Borse statunitensi, con Piazza affari che si attesta di poco sotto questa soglia”.
Il vistoso calo dell’indice della volatilità il VIX, che per il momento non ha avuto recrudescenze di particolare gravità, sembrerebbe indicare che i minimi di periodo sono stati visti. Gli esperti di Marzotto Investment House fanno sapere che sarebbero d’accordo con questa tesi, a patto che i contagi continuino a diminuire e che il processo di riapertura possa continuare senza vistosi ostacoli.
Ci saranno ancora sedute borsistiche molto negative, ma se la tesi degli analisti è corretta, ci saranno anche nuovi compratori a sostenere gli indici. Se il benchmark di riferimento è la Cina, i suoi indici sono tutti tra -10% e -15% dei recenti massimi, percentuali che potrebbero lasciare ancora margini di recupero agli indici dei paesi industrializzati, soprattutto tra quelli più penalizzati. Nonostante la ripresa però sarebbe giustificato un orientamento più cauto verso i mercati azionari europei, in quanto, dopo il recupero registrato nelle ultime settimane le valutazioni in termini di rapporto prezzo/utili si trovano su livelli superiori a quelli precedenti la crisi.
Senza trascurare il fatto che prosegue il processo di revisione al ribasso delle stime sugli utili da parte degli analisti, alimentato dai messaggi di cautela delle società che emergono dalla stagione delle trimestrali. “E anche sui mercati azionari europei, il posizionamento nel breve periodo viene comunque orientato alla neutralità”, hanno sottolineato gli esperti.