In Campania aumentano le chiamate al numero antiviolenza
13 Maggio 2020Durante il lockdown sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019.
A certificarlo l’Istat nel report «Violenza di genere al tempo del Covid-19: le chiamate al numero verde 1522».
Le vittime che hanno chiesto aiuto, in totale, sono 2.013 (+59%), anche se Istat tiene a precsiare che «tale incremento non è attribuibile necessariamente a maggiore violenza ma alle campagne di sensibilizzazione che hanno fatto sentire le donne meno sole».
Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%, quelle per omicidi di donne del 33,5%, tra le quali risultano in calo dell’83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner. «Per poter dare una lettura adeguata del fenomeno – si legge nel report – sarà necessario un periodo di riferimento più lungo».
Anche in Campania chiamate al numero antiviolenza in crescita
In Campania il tasso di incidenza degli utenti che chiamano al 1522 è cresciuto dai 6 ogni 100mila abitanti del 2019 agli 8 ogni 100mila del 2020.
Anche nelle regioni altre del Sud il tasso di incidenza regionale cresce in misura rilevante: con riferimento all’utenza in
generale, in Puglia si passa da 3,2 a 6,0, in Sardegna da 3,9 a 6,6.
Gli incrementi delle chiamate per le vittime sono maggiori in Sardegna, Toscana, Umbria, Emilia Romagna, Lombardia e Lazio.
Con le misure di distanziamento sociale e la prescrizione di rimanere a casa decretate con il DPCdM n.18 dell’8 marzo 2020, il rischio di violenza esercitato da partner tra le mura domestiche può essere in aumento, come evidenziano tutte le fonti internazionali che si sono mobilitate a questo proposito1. In Italia l’aumento delle telefonate al 1522 è elevato, il numero verde messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio2 per sostenere e aiutare le vittime di violenza di genere e stalking (in linea con quanto definito dalla Convenzione di Istanbul).
Il confronto tra l’1°marzo-16 aprile 2020 e lo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia un forte aumento delle richieste di aiuto, anche se non è possibile stabilire se ciò sia espressione di un aumento della violenza subita. Su tale incremento ha, infatti, influito anche l’intensificazione della campagna d’informazione sul tema mirata a far emergere una maggiore consapevolezza da parte delle donne nel volere uscire da una violenza pressante e cogente o una maggiore capacità a utilizzare gli strumenti utili per chiedere sostegno.