Pesca, attività motoria e cura degli animali: chiarimenti dalla Regione
5 Maggio 2020Nota della Regione Campania per chiarire una serie di aspetti relativi allo svolgimento di alcune attività nell’ambito della «Fase 2».
La nota in questione pone l’attenzione sulla pesca (sportiva e amatoriale), sull’addestramento dei cani, la toelettatura degli animali domestici e l’attività motoria in genere.
ANIMALI DOMESTICI
«Con riferimento alla toelettatura dei cani e degli altri animali domestici – specifica la nota – si rileva che la disciplina statale di riferimento non consente di ritenerne autorizzata una riapertura generalizzata. Si ritiene consentita, peraltro, un’eccezione, per le sole operazioni di cura ed igiene, indispensabili a tutela della salute dell’animale nonché delle persone che vivono in prossimità dello stesso e purché nel rispetto delle ordinarie misure di precauzione e di distanziamento interpersonale. A tal fine, si raccomanda vivamente di organizzare le singole attività prevedendo la previa prenotazione e, ove possibile, con modalità “consegna animale toelettatura – ritiro animale” in modo da evitare la permanenza di persone nei locali preposti».
PESCA SPORTIVA
«Con riferimento alla pesca sportiva – recita la nota – come per le altre discipline riconosciute dal CONI o dal CIP (ad es. cinofilia, tiro) si rileva che tale attività rientra tra quelle per le quali dispone l’Ordinanza n.43 del 3 maggio 2020, confermata, con modifiche, dalla Ordinanza n.44 di data odierna, che consente sessioni individuali di allenamento, senza prevederne limiti di orario, con l’adozione di misure precauzionali proposte dalla competente Federazione all’Unita di crisi regionale».
ATTIVITÀ MOTORIA
Su tale fronte la Regione precisa:
«Nel segnalare che il DPCM 26 aprile 2020 vieta espressamente l’esercizio di attività ludiche e ricreative all’aperto, per quanto concerne attività sportive individuali di tipo amatoriale (pesca amatoriale, ciclismo, nuoto in mare, jogging, attività all’aria aperta di addestramento cani), allo stato i provvedimenti regionali vigenti limitano, fino al 10 maggio p.v., I’esercizio di dette attività alla fascia oraria 6,00-8,30.Sulla scorta dei dati che saranno registrati nella settimana in corse, di tipo epidemiologico nonché inerenti alla mobilito sul territorio, con l’Unità di Crisi si valuterà la possibilità di ampliare detta fascia oraria ovvero di abolire ogni limitazione temporale».