“Le stanze della memoria”: raccontare l’emergenza con le emozioni
1 Maggio 2020Raccontare, ricordare, conservare. È tutta in queste tre azioni la filosofia alla base del progetto «Le stanze della memoria», nato da un’idea di alcune psicologhe sparse per l’Italia ed accomunate dalla frequentazione della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia.
Un luogo virtuale (facebook ed instagram i social scelti) dove creare una memoria collettiva dell’emergenza coronavirus e della quarantena attraverso i contributi degli utenti, liberi di utilizzare più forme espressive: dalla poesia alla musica, dalla fotografia alla pittura.utilizzare più forme espressive: dalla poesia alla musica, dalla fotografia alla pittura.
L’obiettivo? Far sentire la voce delle emozioni, del corpo e dei pensieri in un frangente particolare come quello attuale, che per la sua eccezionalità resterà fortemente impresso nel sentire comune.
Quattro le stanze vere e proprie, ognuna della quali fa riferimento all’utilizzo di quattro parti o funzioni connesse ai verbi utilizzati quando si parla di memoria: rimembrare (corpo); ricordare (cuore); rammentare(mente); richiamare (voce). Ad effettuare la scelta è direttamente l’utente che decide di contribuire, in forma anonima, alla costruzione delle suddette stanze attraverso l’invio di un elaborato alla mail stanze.memoria@gmail.com.
«Partendo dal corpo, dal cuore, dalla mente – spiega Teresa Greco, una delle psicologhe ideatrici del progetto – possiamo entrare in contatto con le nostre esperienze soggettive e possiamo narrarle, esprimerle sotto forme diverse grazie alla nostra creatività». F
IL PROGETTO RACCONTATO DALLE IDEATRICI