Scuola, esame di Stato 2020: cosa cambia

Scuola, esame di Stato 2020: cosa cambia

30 Aprile 2020 0 Di Arianna Bruno

È da lunedì al vaglio della Commissione Cultura il provvedimento che riguarda l’esame di Stato conclusivo dell’anno scolastico 2019/2020. Due sono le strade che potrebbero essere intraprese ed entrambe figurano uno scenario insolito.

L’atto, che è in attesa della conversione in legge, si compone di 9 articoli e 20 commi. L’articolo 1 definisce due possibili modalità inerenti gli esami di terza media e maturità, a seconda che l’attività didattica riprenda o meno in presenza entro il 18 maggio 2020.

Esami finali: possibili scenari

Per l’esame di terza media, nel caso remoto in cui l’attività scolastica riprenda entro il 18 maggio consentendo l’esame in presenza, sarà soppressa una delle quattro prove (attualmente sono previste tre scritte – italiano, matematica, lingua straniera – e una orale); in caso contrario gli studenti dovranno presentare un elaborato finale. Per quel che riguarda la maturità, nell’eventualità di una ripresa delle attività entro metà maggio, la seconda prova sarà sostituita con una scelta dalle singole scuole; in caso contrario è previsto solo un colloquio orale, anche telematico.

Prove INVALSI e commissione interna

In entrambe le ipotesi per l’accesso agli esami non sarà necessario lo svolgimento delle prove INVALSI e, per i maturandi, lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.

La commissione per l’esame di maturità, come già annunciato, sarà composta da docenti interni con il solo presidente esterno. Resta invariata la composizione della commissione per gli esami di terza media, con docenti e presidenza interna (preside o vicepreside).

Confermata la data d’esame di maturità

Intanto la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha confermato a Skuola.net che la data in cui si terranno gli esami di maturità è stata fissata al 17 giugno. “L’esame di Stato non è un interrogatorio ma l’apice di un percorso e non può riguardare quanto non è stato fatto – ha dichiarato la Ministra – l’orale partirà da un argomento di indirizzo che non sarà una tesina, ma sarà scelto con i loro prof”.

I crediti, che prima della pandemia erano 40 (da aggiungersi ad altri 60 legati alle prove) diventeranno ora 60: “Saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire da aggiungersi ai 40 dell’orale” ha sottolineato la titolare del Miur.

Agli studenti che dovranno sostenere l’esame di terza media sarà chiesta una tesina da realizzare con l’aiuto degli insegnanti e da consegnare: “Dopo la consegna ci sarà lo scrutinio finale” ha aggiunto, infine, la Azzolina.

 

Di Arianna Bruno