Campania, 1 maggio: ristoranti aperti ma solo per consegna a domicilio

Campania, 1 maggio: ristoranti aperti ma solo per consegna a domicilio

29 Aprile 2020 0 Di Arianna Bruno
Esercizi di ristorazione aperti nella giornata del 1 maggio: ad annunciarlo una nota ufficiale dell’Unità di Crisi della Regione Campania emanata oggi.
Il prossimo 1 maggio le attività di ristorazione (fra cui pub, bar, gastronomie, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie), potranno, infatti, restare aperte con le modalità stabilite dall’ordinanza precedente, quindi per l’attività di consegna a domicilio.

Coldiretti: chiusura ristoranti danneggia settore vinicolo

Intanto la Coldiretti lancia l’allarme sugli effetti del prolungamento del lockdown al primo giugno per la ristorazione. La chiusura di bar, hotel e ristoranti per arginare la pandemia di Covid-19, infatti, potrebbe portare a un taglio del 50% del valore delle vendite di vino in Europa.

In Italia quasi 4 cantine su 10 (39%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ registrano un deciso calo del fatturato con l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone per un giro d’affari di 11 miliardi.

“A pesare – precisa la Coldiretti – è la chiusura della ristorazione avvenuta in Italia e all’Estero con un forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione. Le spedizioni di vino fuori dal confine nazionale hanno raggiunto, nel 2019, i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale. A livello nazionale la Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti, ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che – sostiene la Coldiretti – rappresenta da sempre all’Estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. Occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia”.

La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari.  Il piano prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali.