Gli strumenti per definire responsabile un’impresa

Gli strumenti per definire responsabile un’impresa

12 Aprile 2021 0 Di Alessandro Mazzaro

Le imprese hanno la possibilità di dimostrare di essere socialmente responsabili realizzando specifiche iniziative pianificate e monitorate per mezzo della REVISIONE SOCIALE (AUDIT SOCIALE), che consiste in una valutazione sistematica degli obiettivi, delle strategie e della performance in termini di responsabilità sociale. Per essere considerata socialmente responsabile l’impresa deve:

1) INVESTIRE NEL CAPITALE UMANO, ovvero impegnare risorse per l’addestramento e la formazione permanente dei propri dipendenti e collaboratori, assumere persone sfavorite sul mercato del lavoro, adottare la certificazione etica SA8000. Si tratta di uno standard di certificazione internazionale in tema dei diritti dei lavoratori con il quale le imprese garantiscono che i loro prodotti sono stati realizzati in coerenza con i criteri relativi al non impiego minorile o di lavoro obbligato, al mantenimento di condizioni di salute o di sicurezza sul lavoro, alla libertà d’associazione, all’assenza di pratiche discriminatorie o coercitive, alla definizione di un orario di lavoro e di una retribuzione equa;
2) CONTRIBUIRE ALLA TUTELA DELL’AMBIENTE, riducendo le emissioni inquinanti, limitando il più possibile l’impatto ambientale delle proprie attività, sviluppando processi produttivi ecosostenibili. Un’iniziativa in questo ambito è stata messa a punto dall’ Organizzazione Internazionale non governativa (ISO) di Ginevra, fondata nel 1947, che ha avviato il progetto ISO 14000, il cui obiettivo è stato quello di definire uno standard dei requisiti ambientali riconoscibile a livello internazionale. A livello europeo vige lo SCHEMA DI ECOGESTIONE E AUDIT AMBIENTALE, cioè il REGOLAMENTO EMAS (acronimo di eco- management and Audit Scheme) n. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, entrato in vigore nel 2010, ovvero un sistema di certificazione che riconosce a livello europeo il raggiungimento di risultati di eccellenza nel miglioramento ambientale;
3) CURARE IL RAPPORTO CON IL PARTNER COMMERCIALI E FORNITORI, scegliendo attentamente i propri interlocutori, favorendo coloro che rispettano i diritti umani e adottando standard di eccellenza in materia di rispetto e tutela;
4) INVESTIRE NEL RAPPORTO CON I CLIENTI, offrendo prodotti e servizi che ne soddisfano i bisogni e le aspettative, fornendo loro qualità, sicurezza e affidabilità;
5) INVESTIRE NELLA COMUNITÀ, nel senso di collaborare con scuole e università; sostenere i progetti delle organizzazioni non profit attive nella propria comunità di riferimento con programmi di MARKETING SOCIALE. Con tale espressione si intende una particolare forma di collaborazione commerciale per mezzo della quale un’azienda profit contribuisce all’attività o alla realizzazione di un progetto di un’azienda non profit, fornendole risorse finanziarie o materiali in proporzione al fatturato derivante dalla collaborazione.

UN IMPRESA SOCIALMENTE RESPONSABILE deve quindi tener presente i seguenti punti:
Investire in Capitale umano;
– Contribuisce alla tutela dell’ambiente;
– Cura il rapporto con i partner commerciali e i fornitori;
Investe nel rapporto con il cliente;
– Investe nella comunità.

Inoltre, un’impresa socialmente responsabile è quella che trasferisce il suo obiettivo dal perseguimento del massimo profitto a quello del massimo valore per se stessa, per i suoi azionisti e per tutti gli altri stakeholder. In questi casi il management d’impresa desidera rendere conto di come ha operato nei confronti della mission dell’azienda e adottare strumenti per comunicare all’esterno le scelte effettuate interamente. Le imprese e le altre organizzazioni dimostrano pubblicamente il proprio operato in campo sociale, sviluppando e diffondendo DOCUMENTI DI RENDICONTAZIONE, informativi e di supporto al bilancio d’ esercizio o che quanto meno lo integrano. Tra questi ricordiamo in particolare il BILANCIO SOCIALE, che è in grado di fornire ai diversi stakeholder informazioni di carattere consuntivo sugli effetti sociali che derivano dalle scelte aziendali. Si tratta di un documento informativo, che si affianca al rendiconto consuntivo, obbligatorio per le imprese con oltre 500 dipendenti, rappresentative di enti di interesse pubblico (società quotate, Istituti Bancari e assicurativi),che si affianca al rendiconto consuntivo. Ha una funzione di rendicontazione analoga e quella di bilancio di esercizio, ma indirizzata alla dimensione sociale e ambientale per cui prevede un’attività di contabilità e di riclassificazione delle tradizionali grandezze economico- monetarie, in relazione ai risultati sociali/ambientali dell’impresa. In questa prospettiva, per esempio, i lavoratori cessano di rappresentare un costo e divengono parte del maggior valore creato dall’azienda. Il bilancio sociale spesso, per accuratezza, tende anche a chiarire il significato di alcuni voci del bilancio d’esercizio, essendo un mezzo  per descrivere analiticamente le ragioni per cui si sono sostenuti o si sostengono alcuni costi lontani dalla gestione caratteristica, ma in grado di produrre dei vantaggi per  alcune categorie di interlocutori sociali. E quindi per completare il bilancio d’esercizio. Un altro strumento di rendicontazione sociale è il BILANCIO INTEGRATO, un documento basato sulla rendicontazione TRIPLE BOTTOM LINE, che misura e registra le prestazioni aziendali sotto il profilo dell’equità sociale, della qualità ambientale, della prosperità economica. Importante è anche il bilancio degli intangibili che gestisce e valorizza il capitale intellettuale di un’azienda. Esso punta a misurare in che modo gli elementi astratti presenti in azienda contribuiscono alla creazione del valore economico.

Di Emanuela Di Rauso

Bibliografia:

1) M. Molteni, A. Todisco Responsabilità sociale d’impresa. Come le PMI possono migliorare le performance aziendali mediante politiche di CSR. Logiche, strumenti, benefici. Ed Il Sole 24 ore, 2008.

2) F. Balluchi, K. Furlotti, La responsabilità sociale delle imprese: un percorso verso lo sviluppo sostenibile. Profili di governance e accountability. Ed. Giappichelli, 2019.