Le otto competenze chiave del buon cittadino europeo

Le otto competenze chiave del buon cittadino europeo

7 Ottobre 2020 0 Di Arianna Bruno

Il Consiglio d’Europa ed il Parlamento Europeo hanno individuato delle competenze chiave che definiscono un buon cittadino europeo: sono solo otto, eppure contengono concetti molto ampi.

Le otto competenze chiave sono le seguenti:

  1.  Comunicazione della madrelingua
  2. Comunicazione nelle lingue straniere
  3. Competenze matematiche
  4. Competenza digitale
  5. Imparare ad imparare
  6. Competenze sociali e civiche
  7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
  8. Consapevolezza ed espressione culturale

Sono solo otto eppure sviscerandone ognuna si otterrebbero spunti che toccherebbero infinite tematiche di attualità. Il punto che maggiormente fa riflettere sulla vastità di argomenti contenuti è il numero 5 “imparare ad imparare”. In queste tre parole è espressa la capacità di apprendimento dell’uomo, il far propri dei concetti per poi metterli in pratica, la forza che dimostra nel reinventarsi. Si percepisce una fluidità ed uno sprone nell’uso delle proprie skills che sono determinanti per riuscire ad essere sempre al passo con l’attuale società che corre e si trasforma ogni giorno e più volte al giorno. È quasi una celebrazione dell’arte umana del perseverare e del raggiungere il proprio obbiettivo seppure questo significhi adattarsi alla vulnerabilità dei contesti che ogni giorno ci troviamo a vivere. Nell’imparare ad imparare viene riconosciuta al cittadino la consapevolezza di essere fortemente adattabile e l’umiltà di trovarsi costantemente incompleto.
Queste due fondamentali istituzioni europee che da sempre si mobilitano nel fornire strumenti utili ai cittadini per migliorare il proprio ruolo nel quadro internazionale, questa volta, hanno deciso di affidare il compito di trovare la strada del miglioramento applicando al meglio le proprie qualità senza fornirci strumento alcuno se non l’unico che è innato in ogni singolo uomo, l’arte di imparare ad imparare.

 

di Maria Carmela Mandolfino